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DDL CONCORRENZA: Banche escluse dall’intermediazione immobiliare

Grande soddisfazione per i professionisti del settore immobiliare che grazie alla riammissione dell’emendamento al Disegno di Legge Concorrenza vedono le banche escluse dall’attività di intermediazione immobiliare.

Pericolo scampato per gli agenti immobiliari che temevano la spietata concorrenza delle banche nell’attività di intermediazione immobiliare. Purtroppo, molte famiglie a causa della crisi si sono trovate ad affrontare difficoltà lavorative ed economiche, che hanno innescato effetti a catena con forte impatto sulle capacità del nucleo di sostenere il pagamento del mutuo. Spesso questa spirale negativa si conclude con la perdita dell’immobile ipotecato che finisce nelle mani delle banche. Ecco che gli istituti di credito, trovandosi a dover gestire un consistente patrimonio immobiliare, sentono la necessità di entrare nel settore dell’intermediazione, scatenando la preoccupazione degli agenti immobiliari.

Con la riammissione dell’emendamento al Disegno di Legge Concorrenza che esclude le banche dall’attività di intermediazione immobiliare, presentato dall’Onorevole Catia Polidori, i professionisti del settore possono tirare un sospiro di sollievo.
Santino Taverna, neo presidente Fimaa-Confcommercio, commenta così questo successo: “Siamo soddisfatti della riammissione alla Camera dei Deputati dell’emendamento che prevede l’esclusione della partecipazione delle banche all’attività di intermediazione immobiliare. Ciò avvalora la tesi che abbiamo sempre sostenuto e cioè che le banche, non essendo “parte terza” nei confronti dei clienti-consumatori, non possono considerarsi mediatori e che, quindi, la costituzione delle società di intermediazione degli istituti di credito contrasta con le norme che regolano la mediazione, peraltro sia immobiliare che creditizia. Concorrenza libera ma non sleale”. “La riammissione dell’emendamento – prosegue – ci conforta e dimostra che le anomalie che abbiamo verificato e trasmesso all’Antitrust con il nostro recente esposto contro le società di intermediazione immobiliare delle banche hanno fondamento: per noi è stato un atto dovuto per la tutela degli agenti immobiliari e dei clienti-consumatori. Ci auguriamo che l’emendamento possa ottenere una vasta convergenza parlamentare perchè garantirebbe la finalità di tutela della concorrenza e di tutela dei clienti-consumatori perseguite dal disegno di legge”.

Anche attraverso il suo commento, Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip e vice presidente di Confassociazioni con delega alle Professioni Immobiliari, esprime grande soddisfazione per il Ddl Concorrenza.

Riportiamo le sue parole: “Confassociazioni esprime grande soddisfazione per quanto è emerso nel corso del dibattito parlamentare alla Camera dei Deputati sul Disegno di Legge Concorrenza. Ad una prima lettura, gli emendamenti del Ddl Concorrenza sembrano evitare la sciagura che avrebbe potuto abbattersi sul mercato immobiliare”.

Come spiega Righi, “Per i professionisti del Real Estate la riammissione dell’emendamento presentato dall’On. Polidori, che prevede l’esclusione della partecipazione delle banche all’attività di intermediazione immobiliare, è un fatto molto importante. Si tratta di un emendamento che vieta alle Banche di detenere partecipazioni nelle imprese che svolgono attività di intermediazione immobiliare. E ciò, se approvato, potrebbe sia salvaguardare l’attività di migliaia di agenzie immobiliari sia tutelare milioni di consumatori dallo strapotere e dai condizionamenti che alcune banche potrebbero esercitare sui correntisti”.

Aggiunge: “Pur auspicando un’inversione di marcia per evitare un possibile condizionamento da parte delle Banche nelle società di avvocati, salutiamo con favore il fatto che i relatori abbiamo definito anche i limiti all’ingresso di soci di capitale negli studi legali, limitando la partecipazione degli stessi a quote di minoranza. Ormai, da anni, persiste nel nostro Paese la volontà di alcune lobby, volta a tramutare i professionisti italiani in ‘imprese’, cercando di concentrare l’estro, la professionalità e le indubbie capacità d’innovazione al servizio di pochi grandi gruppi”.

“Con la proposta dei relatori di maggioranza di modificare la disciplina sul Deposito del Prezzo, si conferisce la possibilità alle parti contraenti di scegliere in piena autonomia come gestire la propria compravendita immobiliare dal notaio. Il testo originale della Legge rendeva obbligatorio alle parti depositare le somme a saldo della compravendita al Notaio, il quale le avrebbe ‘liberate’ consegnandole al venditore solo dopo la trascrizione dell’atto. Gli interessi maturati, nel frattempo, sarebbero stati incassati dallo Stato per la costituzione di un fondo di garanzia a favore delle imprese”.

Concludendo afferma: “Le modifiche presentate al Ddl Concorrenza dai relatori e l’emendamento Polidori, che vieta alle banche di intraprendere l’attività di agente immobiliare, riportano chiarezza sul tema della concorrenza. In questo Paese troppe volte si scambia la libera concorrenza con il tentativo dei grandi gruppi finanziari e industriali di soppiantare le professioni e di ridurre i nostri professionisti a meri esecutori della Finanza e dell’industria. L’indipendenza, la terzietà e la professionalità dei professionisti italiani sono invece beni da tutelare perchè rappresentano un baluardo nella difesa della legalità e dei consumatori”.

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