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Norme, leggi e Bonus Fiscali

Ecobonus 2019: scopriamo la detrazione per la riqualificazione energetica

Anche per quest’anno, è stato confermato l’agevolazione fiscale riguardante i lavori di riqualificazione energetica dei fabbricati esistenti, ovvero l’Ecobonus 2019. Scopriamo tutti i dettagli e le sfaccettature di questo Bonus Fiscale dedicato alla casa.

Ecobonus 2019



Così come il Bonus Ristrutturazioni e il Bonus Mobili, anche la detrazione dedicata agli interventi di riqualificazione energetica è stata confermata nel 2019. La Legge di Stabilità 2019, infatti, ha confermato che coloro che eseguiranno lavori atti a migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione, potranno godere dell’Ecobonus 2019. Questa agevolazione fiscale permette di recuperare parte delle spese sostenute per tali interventi: la quota, che sarà detraibile dall’IRPEF e varierà dal 50 all’85% del costo dei lavori, verrà restituita in 10 rate annue di ugual valore ciascuna.

L’Ecobonus è stato introdotto con l’obiettivo di migliorare le prestazioni energetiche del patrimonio edilizio esistente: ma chi può fruire di questa agevolazione? E per quali tipologie di intervento? Di seguito la risposta a questa e a tante altre domande.

Ecobonus 2019: chi può beneficiarne?

Tutti i contribuenti soggetti ad IRPEF e lo società passive di IRES, possono godere dei vantaggi assicurati dal bonus per la riqualificazione energetica. Il termine ultimo per fruire dell’agevolazione è il 31 dicembre 2019 per le singole unità immobiliari e il 31 dicembre 2021 per gli edifici condominiali.

Sono ammessi all’agevolazione:

  • Le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
  • I contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
  • Le associazioni tra professionisti;
  • Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

In particolare, tre le persone fisiche, possono godere dell’

Ecobonus 2019

anche:

  • I titolari di un diritto reale sull’immobile;
  • I condomini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali;
  • Gli inquilini in affitto e chi detiene un immobile in comodato.
  • Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado), conviventi con il possessore o detentore dell’immobile, che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori eseguiti sugli immobili nei quali può esplicarsi la convivenza.

Cambio di possessore dell’immobile.

Qualora l’unità immobiliare oggetto di riqualificazione energetica dovesse essere venduta, o trasferiti diritti reali relativi all’abitazione stessa, le quote di detrazione residue saranno fruite dal nuovo proprietario, salvo diverso accordo tra le parti, da indicare specificatamente, nell’atto di trasferimento.

Se i lavori sono stati eseguiti dagli inquilini o dai comodatari, invece, essi continueranno a godere della detrazione, anche dopo la conclusione del contratto di affitto o comodato.

Ecobonus 2019

Ecobonus 2019: tutti i dettagli del Bonus Fiscale.

In caso, infine, di decesso di colui che ha sostenuto le spese di riqualificazione energetica, le quote residue saranno trasferite agli eredi. Ma solo a patto che conservino la detenzione materiale e diretta dell’immobile in questione.

Ecobonus 2019: quanto della spesa sostenuta posso detrarre?

Per rispondere a questa domanda è fondamentale distinguere tre casi:

Singole unità immobiliari.

In caso di riqualificazione energetica di una singola unità immobiliare, sarà possibile detrarre una quota variabile tra il 50 e il 65% della spesa sostenuta, seconda del tipo di intervento effettuato. Rientrano in questa casistica tutti i fabbricati esistenti, di ogni categoria catastale, anche rurali e strumentali. Sono, però, esclusi dalla agevolazione gli interventi realizzati su immobili ancora in costruzione. Altro requisito è che per tutti gli interventi agevolabili, esclusa l’installazione di pannelli solari, l’edificio deve essere già dotato di impianto di riscaldamento.

Edifici condominiali.

Per gli interventi effettuati sulle parti comuni di comuni di un edificio condominiale, invece, i condomini potranno detrarre fino al 75% di costi. In questo caso, le percentuali d’incentivo sono commisurate all’entità dei lavori e agli obiettivi di efficientamento raggiunti. Inoltre, le spese possono essere sostenuto fino al 31 dicembre 2021. In particolare, se i lavori interessano almeno il 25% dell’involucro dell’edificio, è prevista una detrazione del 70% (65% se riguardano una superficie inferiore).

Per fruire dell’agevolazione al 75%, infatti, è necessario anche che il miglioramento delle prestazioni energetiche invernali ed estive consegua almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015. E i risultati devono essere certificati tramite APE (Attestato di Prestazione Energetica), documento che può essere redatto solo da un tecnico abilitato. Specifichiamo, infine, che le agevolazioni sono calcolate su un ammontare delle spese fino a 40.000 euro, per ogni unità immobiliare che compone l’edificio.

Infine, nel caso di interventi realizzati sulle parti comuni condomini situati in zona sismica 1, 2 o 3 e finalizzati non solo alla riqualificazione energetica, ma anche alla riduzione del rischio sismico dell’edificio stesso, hanno diritto ad una detrazione che può arrivare fino all’85%. In paticolare, i condomini hanno diritto all’80% di agevolazione, se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore; all’85% in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori. In questo caso, la detrazione è calcolata su una spesa massima di 136mila euro, moltiplicata per il numero delle unità immobiliari.

Ecobonus 2019: quali gli interventi agevolabili.

Riassumiamo, in questo paragrafo, quali sono i lavori che rientrano nella casistica dell’Ecobonus 2019, divisi per percentuale agevolabile. Si tenga conto che la lista qui riportata è riassuntiva e non esaustiva dell’intero, vasto elenco di interventi agevolabili.

Detrazione al 50%:

  • Interventi relativi alla sostituzione finestre, comprensive di infissi;
  • Schermature solari;
  • Caldaie a biomassa;
  • Caldaie a condensazione, ammesse a patto che abbiano un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A. Tali caldaie, però, possono accedere alle detrazioni del 65% se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02.

Detrazione al 65%:

  • Interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
  • Pompe di calore e scaldacqua a pompa di calore;
  • Sistemi di building automation;
  • Collettori solari per produzione di acqua calda;
  • Generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.

Detrazione al 70% o 75%:

  • Interventi sulle parti comuni di edifici condominiali.
Ecobonus 2019

Ecobonus 2019: tutti i dettagli del Bonus Fiscale.

Ecobonus 2019: limite massimo di spesa detraibile.

Le percentuali appena esposte, come sempre, si calcolano su un massimo di spesa definita “agevolabile”. Tale cifra, per quanto riguarda l’Ecobonus 2019, è calcolata in modo che il massimo di detrazione recuperabile risulti di:

  • 100.000 euro per interventi di riqualificazione energetica;
  • 60.000 euro per lavori sull’involucro esterno dell’edificio;
  • 60.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, ossia l’installazione di impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia;
  • 30.000 euro per la sostituzione e l’installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di: caldaie a condensazione; pompe di calore ad alta efficienza; impianti geotermici a bassa entalpia;
  • 40.000 euro per unità immobiliare, in caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali; che diventano 136.000 euro ad appartamento se tali lavori permettono un passaggio ad una o più classi di rischio sismico inferiori.
Come richiedere l’Ecobonus 2019.

Per fruire della detrazione Ecobonus 2019, i contribuenti persone fisiche, non titolari di reddito d’impresa, devono necessariamente pagare le spese e le prestazioni attraverso bonifico bancario o posta. I titolari di reddito d’impresa, infatti, sono esonerati da tale obbligo.

Per godere delle agevolazioni, inoltre, è necessario (per la maggior parte degli interventi) acquisire i seguenti documenti:

  • L’asseverazione di un tecnico abilitato;
  • L’Attesta di Prestazione Energetica, anche detto APE;
  • La scheda informativa relativa agli interventi realizzati.

Inoltre, occorre trasmettere ad ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, tutta la documentazione necessaria, unicamente attraverso il sito internet www.acs.enea.it. Il termine per l’invio dei documenti decorre dalla data del “collaudo” dei lavori.

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