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EDILIZIA SCOLASTICA: Il Governo chiede a ogni Sindaco di indicare una scuola da sistemare

Entro il 15 Marzo ogni Sindaco dovrà scegliere una scuola del suo territorio da sistemare. Il Governo sosterrà i costi dei lavori di ristrutturazione liberando fondi dal patto di stabilità interna. Un’occasione anche per le imprese edili.

Sono moltissime le scuole del nostro Paese che necessitano di urgenti opere di ristrutturazione e se il diritto all’istruzione dei nostri bambini è fondamentale, lo è ancora di più il diritto allo studio in ambienti sicuri e privi di pericoli. Il nuovo Premier Matteo Renzi pone un’attenzione particolare al problema dell’edilizia scolastica e ha chiesto ai Sindaci di individuare una scuola del loro territorio indicando i lavori di ristrutturazione necessari per sistemarla.

Per Renzi l’edilizia scolastica rappresenta una priorità e proprio per questo ha chiesto una risposta da parte dei Comuni entro il 15 marzo. La richiesta di Renzi è arrivata ai Sindaci mediante una lettera in cui scrive: “Vi chiedo di scegliere all’interno del vostro Comune un edificio scolastico. Di inviarci entro il 15 marzo una nota molto sintetica sullo stato dell’arte. Non vi chiediamo progetti esecutivi o dettagliati: ci occorre – per il momento – l’indicazione della scuola, il valore dell’intervento, le modalità di finanziamento che avete previsto, la tempistica di realizzazione. Semplice e operativo come sanno essere i Sindaci. Noi cercheremo nei successivi quindici giorni di individuare le strade per semplificare le procedure di gara e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna”.

Nella sentita lettera ai Sindaci, Renzi ribadisce l’importanza della scuola e dell’educazione per uscire dalla crisi scrivendo: “Caro collega, stiamo affrontando il momento più duro della crisi economica. Il più difficile dal punto di vista occupazionale. E un sindaco lo sa. Perchè il disoccupato, il cassintegrato, il giovane rassegnato, il cinquantenne scoraggiato non si lamentano davanti a Palazzo Chigi: bussano alla porta del Comune. Voi Sindaci siete stati e siete sulla frontiera e paradossalmente lo avete fatto in un tempo di tagli senza precedenti. Grazie, a nome del Governo. Ma dalla crisi non usciremo semplicemente con una ricetta economica, anche se fin dalla prossima settimana arriveranno i primi provvedimenti economici del nuovo Governo. No, dalla crisi si esce con una scommessa sul valore più grande che un Paese può incentivare: educazione, educazione, educazione. Investire sull’educazione necessita naturalmente di un progetto ad ampio raggio, che parta dal recupero della dignità sociale delle insegnanti e degli insegnanti”. Prosegue spiegando però che “Ora la vostra e nostra priorità è l’edilizia scolastica. Nessun ragionamento sarà credibile finchè la stabilità delle aule in cui i nostri figli passano tante ore della loro giornata non sarà considerata il cuore dell’azione amministrativa e di Governo. Non vi propongo un patto istituzionale, ma più semplicemente un metodo di lavoro. Vogliamo che il 2014 segni l’investimento più significativo mai fatto da un Governo centrale sull’edilizia scolastica. Stiamo lavorando per affrontare le assurde ricadute del patto di stabilità interno”.

Sicuramente dare priorità ai lavori di edilizia scolastica, è fondamentale soprattutto per il benessere e la sicurezza dei nostri bambini ma significa anche creare opportunità di lavoro per molte imprese edili del nostro Paese che stanno affrontando un difficile momento economico.

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