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Finanziamento per ristrutturare la propria casa

Che sia finalizzato alla ristrutturazione di casa o meno, esistono diverse tipologie di finanziamento che è possibile richiedere. Alcuni specifici per determinate situazioni, altri più generici: scopriamo insieme qual è la soluzione migliore per la te.

Finanziamento per ristrutturare la propria casa

Con l’introduzione di diverse normative per detrarre i costi di ristrutturazione, come ad esempio il bonus facciate, si sono create le condizioni per poter cominciare dei lavori che, magari, hai procrastinato da tempo. Contestualmente è giunto il momento di valutare anche quale sia il miglior finanziamento per la tua situazione economica.

Una prima distinzione da fare è il tipo di lavorazione del quale necessiti, esistono diversi tipi di

finanziamento

che si possono adattare ad ogni tipo di esigenza. Si parte dal classico prestito personale, fino ad arrivare al prestito per chi non ha lavoro (trovi maggiori informazioni qui: https://www.prestitisenzabusta.it/).

Andiamo a vedere, quindi, quali sono le opportunità che puoi sfruttare.

Il classico prestito personale.

Non devi dire a cosa ti serve, però devi offrire le giuste garanzie.

La soluzione più semplice e, forse, quella più conosciuta riguarda il classico prestito personale. Praticamente, chiedi alla banca un prestito senza dire a cosa ti potrebbe servire e, se offri le giuste garanzie, lo otterrai in tempi relativamente brevi. Previa, ovviamente, verifica di tutti i tuoi dati e della tua reale situazione finanziaria.

Si tratta di ciò che gli addetti del settore, per una cifra fino a 75mila euro, chiamano “credito al consumo”. Ovviamente, in questi casi valgono le classiche regole che coinvolgono praticamente tutti i tipi di prestiti. O, almeno, la maggior parte.

Prima di tutto, devi garantire di avere un lavoro stabile o, comunque, qualcosa che possa cautelare la banca. Può essere tranquillamente l’ipoteca su un oggetto, una macchina, ad esempio, o la casa stessa; o, ancora, garantire di avere un reddito da un’altra entrata, come la locazione di una casa; o, infine, un garante che metta al sicuro l’istituto di credito.

Se non hai una busta paga, non tutto è perduto.

Non hai una busta paga? Scopri come puoi chiedere comunque un prestito.

Che tu abbia perso il lavoro da poco, che sia uno studente o, comunque, che ti sia appena laureato e ancora non abbia trovato un’occupazione, questo paragrafo è per te. Per te e per tutte quelle persone che non possono dare come garanzia una busta paga.

Qual è la soluzione? Beh, in questo caso il campo si restringe un po’ rispetto alle soluzioni ventilate in precedenza. Ad esempio, in questi casi, può essere fondamentale ‘sfruttare’ il fitto che potrebbe pagarti il tuo inquilino, se disponi di una seconda casa. Questo è solo un esempio, per dire che devi dimostrare di avere un’ulteriore entrata che ti permetta di sostenerti.

Finanziamento migliore per le proprie esigenze

Finanziamento per ristrutturare la propria casa

Alternativamente, ma in questo caso il prestito potrebbe essere più oneroso, optare per il prestito cambializzato. Ciò significa che firmerai delle cambiali in cui darai la possibilità all’istituto di credito di potersi rivalere sui tuoi averi qualora non riuscissi a saldare il tuo debito. Anche se non hai una busta paga, però, puoi affidarti a un garante che, nella peggiore delle ipotesi, possa saldare il prestito al posto tuo. Probabilmente, però, l’istituto ti chiederà la firma di un garante che offra garanzie un po’ più stringenti del solito; oppure che, comunque, non abbia un tracollo lavorativo (come la perdita del posto di lavoro o il fallimento della sua azienda).

Finanziamento ad hoc per chi deve ristrutturare.

Alcuni istituti di credito hanno previsto tipologie di finanziamento apposite per chi effettua lavori di ristrutturazione.

Non mancano le compagnie che propongono dei finanziamenti a tassi diversi dal solito per chi ha bisogno di fare dei lavori di ristrutturazione. Il TAN, indipendentemente dalle compagnie, oscilla tra il 4 e quasi il 10%; mentre il TAEG oscilla tra il 6 e l’11%. Dipende molto anche dall’entità del prestito richiesto. Un conto è, infatti, chiedere 5mila euro e un altro è chiederne 50mila.

Inoltre, non di rado, sono le stesse compagnie a proporti un’altra formula in questi casi: la cessione del quinto. Praticamente, a monte viene prelevato il 20% del tuo stipendio, indipendentemente dalla sua entità. Spesso è anche più economico rispetto alle altre soluzioni di finanziamento, però pone un limite: devi avere un contratto di lavoro stabile e, per questo, è difficile che venga dato a chi è un dipendente privato. Ovviamente, per la tipologia di prestito in sé, è una formula che non si può applicare per le partite IVA e per chi è proprietario di azienda. Per queste categorie di lavoratori, ci sono altre opportunità che non siamo qui ad approfondire in questa sede.

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