Le condizioni per accendere un mutuo per l’acquisto di un immobile residenziale sono oggi più favorevoli che mai. I tassi d’interesse, infatti, sono ai minimi storici da parecchi mesi e, ad oggi, non accennano ancora a risalire. I prezzi delle case, inoltre, per quanto in alcune città appaiano in crescita, sono ancora bassi, poiché veniamo da un periodo (dal 2011 circa), e lo certifica anche l’Istat, di continuo calo del valore nominale medio.
Anche quest’anno c’è un altro motivo, però, che rende la scelta di un finanziamento più vantaggiosa e semplice da ottenere, ovvero il Fondo di Garanzia Prima Casa 2018, confermato e in parte aggiornato con la Legge di Stabilità 2018. Questa agevolazione, che potremmo chiamare Bonus Mutui, è uno strumento molto importante, che si propone di “coprire le spalle” di tutti i cittadini contribuenti che si trovano nella situazione di dover richiedere un mutuo ad una banca, o a un altro intermediario finanziario, per poter acquistare, ristrutturare o migliorare l’efficienza energetica di un immobile, non di lusso, da adibire o già adibito a prima casa.
Cos’è il Fondo di Garanzia 2018.
Sono già diversi anni che lo Stato italiano predispone, al fine di agevolare i cittadini nell’acquisto dalla loro prima casa, un fondo, detto appunto “Fondo di Garanzia dello Stato”, e una serie di agevolazioni fiscali ad esso correlate. Tra il 2015 e il 2016, sono state oltre 14.000 le domande di accesso al fondo e ben 167 le banche e gli intermediari finanziari che hanno aderito all’iniziativa, che è stata promossa dal Ministero del Tesoro.
Tale Fondo, che sostituisce e aumenta il raggio del Fondo Giovani Coppie, è volto alla concessione di garanzie da presentare per favorire l’ottenimento di un mutuo ipotecario. Il quale dovrà servire per l’acquisto o la riqualificazione (ristrutturazione ed efficientamento energetico) di un immobile residenziale da adibire a prima casa. Sostanzialmente consente di ottenere delle speciali garanzie a chi, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non è ancora proprietario di altri immobili residenziali. Si fa eccezione, però, per quelli acquisiti per successione, anche se in comunione con altri successori, e per quelli dati in comodato d’uso gratuito da genitori o fratelli. Nella realtà delle cose, dunque, è direttamente lo Stato italiano a rendersi garante per il cittadino.
Agevolazioni, requisiti e destinatari del Fondo di Garanzia 2018.
Il Fondo di Garanzia, quest’anno, si compone di 650 milioni di euro, ulteriormente incrementabili da Regioni ed Enti Pubblici. È, quindi, in grado di offrire garanzie sui mutui ipotecari per circa 20 miliardi di euro. La garanzia prevista per il singolo contribuente, per l’accensione del mutuo per l’acquisto o la riqualificazione della propria prima casa, è concessa nella misura massima del 50% della quota capitale, per un massimo di 250 mila euro.
A richiedere tale Fondo sono tutti coloro che, al momento della richiesta di mutuo, non sono proprietari di altri immobili ad uso abitativo e soddisfano tutti i seguenti requisiti:
- L’immobile ad uso abitativo deve essere ubicato in Italia;
- L’abitazione da adibire a prima casa non deve essere di lusso. Non deve, quindi, rientrare nelle seguenti categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere caratteristiche di lusso;
- L’appartamento non deve avere una superficie superiore a 95 metri quadrati;
- Il mutuo ipotecario richiesto deve essere di importo non superiore a 250 mila euro. Deve, inoltre, essere stato concesso da un banca o altro intermediario che ha aderito al Protocollo di intesa sottoscritto da MEF e Abi.
Come detto in precedenza, il Bonus Mutui 2018 può essere richiesto per l’accensione di un finanziamento finalizzato a:
- L’acquisto della prima casa;
- La ristrutturazione della prima casa;
- L’accrescimento dell’efficienza energetica di immobili non di lusso, adibiti ad abitazione principale del soggetto che stipula il contratto di mutuo.

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Come fare domanda per accedere al Fondo.
La domanda per fruire del Fondo di Garanzia Prima Casa 2018 deve essere presentata, compilando l’apposito modulo. Che andrà consegnato direttamente presso la banca o l’intermediario finanziario scelto, con l’unica limitazione è che questi deve aver aderito all’iniziativa statale. Da questo momento inizia l’iter burocratico per l’assegnazione del Fondo, che procede così:
- Una volta verificata la documentazione del richiedente, l’istituto scelto provvede ad inviare la domanda online al Gestore del Fondo. In questo modo si da il via alla domanda Mutui Prima Casa;
- Alla richiesta di attivazione viene attribuito un numero di protocollo progressivo secondo l’anno, il mese, il giorno, l’ora e il minuto di arrivo della richiesta. Esso serve a determinare la precedenza di diritto all’accesso alle agevolazioni;
- Entro 15 giorni lavorativi, la banca comunica ai richiedenti l’avvenuta ammissione alla garanzia del Fondo. Nel caso in cui le disponibilità economiche del fondo fossero esaurite, la comunicazione della non ammissibilità della domanda deve avvenire entro 3 giorni;
- Se l’esito della domanda è positivo, entro 30 giorni lavorativi, viene erogato il mutuo e parte la garanzia dello Stato;
- Si ricorda, infine, che ai fini di concessione del mutuo con tali agevolazioni, le banche sebbene presenti nell’elenco degli istituti aderenti, possono accettare o mendo la domanda.
E per le giovani coppie e le famiglie monogenitoriali?
Con la Legge di Stabilità 2018 è stato anche prevista un’agevolazione, il cosiddetto “Tasso Agevolato Mutui Prima Casa”, riservata alle giovani coppie under 35 e alle famiglie monogenitorali con almeno un figlio minore a carico. Esso consente di ottenere un tasso calmierato, per un finanziamento, non più alto del TEGM (tasso effettivo globale medio). La percentuale del tasso destinato all’acquisto di un immobile residenziale da adibire ad abitazione principale è pubblicata ogni 3 mesi dal MEF.
Possono fare richiesta per accedere al Tasso Agevolato Mutui Prima Casa 2018:
- Le giovani coppie che abbiano costituito il nucleo famigliare da almeno 2 anni, dove almeno uno dei due non abbia superato i 35 anni d’età;
- I giovani under 35 anni con contratto di lavoro atipico;
- I nuclei familiari monogenitoriali composti da un solo genitore e da almeno un figlio minore a carico;
- Affittuari di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari (IACP, ATER ecc…).
Che soddisfano i seguenti requisiti:
- Non sono proprietari a qualsiasi titolo di altro immobile residenziale;
- Hanno un reddito annuo secondo l’ISEE inferiore a 35.000 euro, di cui non più di metà derivato da lavoro dipendente a tempo indeterminato;
- L’immobile da acquistare deve essere ad uso abitativo e adibito a prima casa. Non deve, inoltre, rientrare nelle categorie catastali di lusso (quindi non A1, A8 e A9), ma deve essere ubicato sul suolo italiano.
Coloro che soddisfano questi requisiti possono presentare domanda di accesso all’agevolazione per mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa, non superiori a 250.000 euro, con tassi applicati e condizioni stabiliti dalle singole banche entro i parametri predefiniti. Inoltre, i richiedenti avranno il vantaggio per cui le banche e gli intermediari si impegnano a non chiedere ai mutuatari garanzie aggiuntive oltre all’ipoteca sull’immobile e alla garanzia fornita dallo Stato.