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Norme, leggi e Bonus Fiscali

In arrivo un nuovo Piano Casa, molto interessanti le novità

Previsti 5 miliardi messi in campo dalla Cdp a favore di erogazione mutui, acquisto casa giovani coppie e incentivi per gli affitti.

I dati parlano chiaro: i mutui sono crollati del 50%, il mercato immobiliare affonda e gli affitti sono bloccati dalle tasse sui proprietari.

Per far fronte a questa emergenza il governo sta preparando un decreto (previsto un Consiglio dei ministri il 28 agosto), affrontando il tema “casa” nel suo complesso. Sono previsti 5 miliardi di euro disposti dalla Cassa depositi e prestiti per ridare liquidità alle banche e facilitare le famiglie nell’accesso ai finanziamenti per comprare una casa.

Sul tema si pronuncia il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi che ha in mano il dossier: «Abbiamo lavorato molto su come reincentivare l’erogazione dei mutui. Perché, dopo le norme sulle imprese e sul lavoro, è quello che serve di più per rilanciare la nostra economia». Il piano previsto partirà in autunno e si svilupperà su tre punti fondamentali: l’implementazione del sistema bancario, per lo sblocco dei mutui a famiglie e imprese di costruzione; il fondo per le agevolazioni alle giovani coppie e alle famiglie con redditi instabili; gli incentivi agli affitti.

L’operazione più articolata riguarderà proprio i mutui, di cui il ministro all’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha discusso con Ance (Associazione dei Costruttori). Saranno inoltre interessati l’Abi (Associazione Banche Italiane), e la Cdp (Cassa Depositi e Prestiti).
Il meccanismo, che trova le sue radici nelle cartelle fondiarie degli anni 60, si basa sul presupposto che le banche facciano fatica ad erogare mutui a medio e lungo termine a causa della mancanza di liquidità. Per far fronte a questo problema, il piano-casa prevederebbe l’emissione di obbligazioni garantite (Covered Bond) dalla Cassa Depositi e Prestiti, e finalizzate proprio all’erogazione di nuovi mutui. In tal modo, con i soldi raccolti, le banche potrebbero dunque concedere i finanziamenti, non solo alle famiglie ma anche alle imprese di costruzione, schiacciate dalla crisi. Tali obbligazioni, non avrebbero un rendimento alto, ma comunque sicuro, e potrebbero così attirare anche altri investitori considerato anche che la percentuale di mutui scoperti, è piuttosto bassa, dato confermato anche dall’Abi: si è passati dall’1% dell’anno scorso all’1,5-1,8% di quest’anno. Ma per coprire anche quest’eventualità, il governo pensa a un fondo di garanzia statale.

La grossa novità del piano casa sarà valorizzare il fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa dedicato alle coppie sotto i 35 anni. Va sottolineato come il fondo esista già dal 2010, ma non sia stato molto utilizzato a causa di difficoltà burocratiche. Su una disponibilità di 50 milioni di euro, appena 10 milioni sono stati utilizzati per sole 150 pratiche complessive.
Un risultato molto al di sotto delle attese, motivo per cui il governo Letta sta rielaborando i requisiti di ammissione. Lo stesso fondo sarà probabilmente integrato con incentivi per gli affitti.

Infine, l’appoggio del presidente del Consiglio, Enrico Letta, al piano industriale di Cdp, potrebbe delineare una ulteriore chance, per ora allo studio: la Cassa, ampliando il suo raggio d’azione da 80 a 95 miliardi, potrebbe acquistare i mutui cartolarizzati dalle banche per liberare risorse degli istituti di credito, da destinare a nuovi mutui.

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