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Norme, leggi e Bonus Fiscali

IVA AGEVOLATA PER IL RECUPERO EDILIZIO RESIDENZIALE

Ecco tutto quello che bisogna sapere per accedere all’Iva agevolata al 10% che va ad incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio ad uso abitativo.

IVA

L’aliquota agevolata IVA per il recupero edilizio, inizialmente inserita nel nostro ordinamento in via straordinaria per un breve periodo, ora è divenuta una misura stabile volta ad incentivare interventi e opere per il recupero del patrimonio edilizio di carattere residenziale.

Per il pagamento dei lavori relativi ad interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, realizzati su edifici privati a carattere abitativo, l’aliquota

IVA

sarà inferiore a quella ordinaria e pari al 10%.

Usufruire dell’IVA agevolata.

È possibile usufruire dell’IVA agevolata anche per beni di valore significativo, come ascensori, montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, video citofoni, ma anche per condizionatori e impianti di riciclo dell’aria, sanitari e rubinetteria dei bagni e dispositivi di sicurezza. Solo, però, fino alla concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi.

Manutenzione ordinaria.

Gli interventi di manutenzione ordinaria soggetti ad IVA agevolata comprendono:

  • Le piccole riparazioni eseguite sul fabbricato e sugli impianti tecnologici;
  • Gli obbligatori interventi di manutenzione previsti per gli impianti di riscaldamento;
  • Il tinteggio delle pareti;
  • La riparazione o la sostituzione degli impianti elettrici, idraulici e termici;
  • La sostituzione dei sanitari e l’impermealizzazione delle coperture.

Manutenzione staordinaria.

Per quanto riguarda le opere di manutenzione straordinaria, invece, l’IVA agevolata viene applicata:

  • Alla sostituzione degli infissi esterni, serramenti o persiane con serrande, modificando il materiale e la tipologia di infisso;
  • Alla realizzazione e l’adeguamento di opere accessorie come ascensori, scale di sicurezza, centrali termiche e canne fumerie;
  • Al consolidamento della struttura nelle fondazioni o in elevazione;
  • Al rifacimento di scale e rampe;
  • Agli interventi volti a realizzare chiusure o aperture interne che non vadano a modificare lo schema distributivo delle unità immobiliare e del fabbricato;
  • Alla realizzazione di muri di cinta, recinti e cancellate e ogni intervento volto al risparmio energetico.
Autodichiarazione dell’impresa.

Per poter usufruire dell’IVA agevolata al 10% il committente deve rilasciare all’impresa che svolge i lavori un’autodichiarazione, con la quale si assume la responsabilità per l’applicazione dell’aliquota ridotta. Tale dichiarazione, inoltre, può risultare utile all’impresa per l’accertamento della reale destinazione abitativa del fabbricato su cui si effettuano gli interventi. Attenzione, però, perché non la solleva completamente da una eventuale contestazione da parte dell’Amministrazione finanziaria.

Oggi più che mai è fondamentale mantenersi informati su tutte le agevolazioni di cui si può usufruire e sulle modalità di accesso. Il cliente deve sapere che l’impresa non può rifiutarsi di applicare l’aliquota IVA ridotta, evitando così che la disinformazione gli faccia perdere un’ottima occasione per rimettere a nuovo la propria casa risparmiando.

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