L’inverno è alle porte e con il freddo si riaccendono gli impianti di riscaldamento, ma è bene non trascurare i controlli necessari per evitare incidenti che possono mettere a repentaglio la nostra sicurezza o quella dei vicini condomini. A luglio sono entrati in vigore due nuovi regolamenti riguardanti gli impianti di riscaldamento: il D.P.R. 74/2013 stabilisce il regolamento per i controlli e la manutenzione per gli impianti di climatizzazione, sia estiva che invernale, e stabilisce i requisiti minimi, professionali e d’indipendenza, degli organismi esterni incaricati delle ispezioni sugli impianti termici; mentre il D.P.R. 75/2013 regola i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza degli esperti e degli organismi esterni addetti alla certificazione energetica degli edifici per garantire la loro sicurezza.
Ogni verifica a cui deve essere sottoposto l’impianto di riscaldamento deve essere effettuata esclusivamente da personale specializzato, possibilmente dotato di tesserino di riconoscimento ai sensi del DM 37/2008 secondo le istruzioni della ditta che ha prodotto l’impianto. Per garantire la piena efficienza energetica devono essere effettuati i dovuti controlli e le conseguenti operazioni di manutenzione che in genere riguardano il sottosistema di generazione, la presenza e la funzionalità dei sistemi deputati alla regolazione della temperatura centrale e locale dei diversi ambienti climatizzati.
I controlli devono essere effettuati con una frequenza variabile a seconda della tipologia di impianto: ogni 4 anni per i diffusi impianti a gas, e ogni 2 anni per gli impianti a combustibile liquido o solido.
Per evitare sprechi di energia, le temperature degli ambienti sono soggette a limitazioni. In inverno, con l’impianto di riscaldamento acceso, la media ponderata delle temperature dell’aria nei magazzini e negli ambienti industriali non deve superare i 18°, con una tollerabilità di +2°, mentre in tutti gli altri tipi di edifici non si devono superare i 20°, con una tollerabilità di +2°.
Tenere conto della struttura dell’abitazione, della sua posizione, dei componenti del nucleo familiare e delle loro abitudini di vita nella scelta della tipologia di caldaia da installare, permette ai consumatori di massimizzare il risparmio.