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Norme, leggi e Bonus Fiscali

PIANO CASA PER FAR FRONTE ALL’EMERGENZA SOCIALE: MANOVRA DA 1,5 MILIARDI

Il Piano Casa prevede incentivi per le ristrutturazioni, mutui agevolati e una riduzione del 10% della cedolare secca: misure per far fronte all’emergenza sociale che rappresenta una priorità per risollevare l’economia.

Sicuramente sono diversi i problemi che affliggono l’economia del nostro Paese e se l’emergenza lavoro è una priorità a cui il Governo Renzi deve far fronte, l’emergenza casa rappresenta una situazione altrettanto urgente da risolvere. Milioni di cittadini alloggiano in abitazioni inadeguate e il mercato immobiliare affronta una crisi ormai da troppo tempo. Proprio per questo è necessario agire con la massima urgenza.

In questa situazione, il Governo Renzi rilancia la seconda parte del Piano Casa già messo a punto dal ministro delle Infrastrutture Lupi durante il Governo Letta. Come sottolinea il ministro del Nuovo centrodestra. “la casa è un’emergenza sociale che abbiamo subito assunto come priorità. Dai bonus ristrutturazioni ai mutui per l’acquisto, dai fondi per gli affitti sino all’housing sociale, abbiamo voluto affrontare il problema in modo completo e non con provvedimenti tampone”.

Il provvedimento verrà probabilmente esaminato dal Consiglio dei ministri in brevissimo tempo e prevede diversi interventi per rivitalizzare il mercato degli affitti, aiutando gli inquilini in difficoltà a pagare il canone mensile e incentivando i proprietari ad optare per il canone concordato attraverso agevolazioni fiscali e garanzie riguardo a morosità e danni arrecati all’immobile. Prima di tutto verrà ulteriormente alleggerita la cedolare secca per i contratti d’affitto a canone concordato, che già il Governo Letta aveva ridotto dal 19% al 15%. Ora con il nuovo provvedimento, valido anche per gli affitti degli enti no profit e quelli delle cooperative per gli alloggi subaffittati a studenti universitari, l’imposta verrà ridotta di un altro 5%, quindi per il periodo dal 2015 al 2018 l’aliquota per le locazioni a canone concordato sarà del 10%. Il Piano Casa prevede anche un sostanziale rifinanziamento dei fondi, da 140 milioni ad almeno 300 milioni, che andranno a sostegno degli affitti e che verranno utilizzati per far fronte al problema delle morosità incolpevoli, ovvero quei casi in cui l’inquilino non riesce a sostenere il canone d’affitto per cause di forza maggiore come ad esempio la perdita del lavoro.

Anche il fondo per i mutui verrà rifinanziato, ma soprattutto verrà creato un nuovo fondo di 2 miliardi di euro messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti, si tratta del Plafond Casa che permetterà alle banche di erogare mutui principalmente alle giovani coppie che desiderano acquistare o ristrutturare casa, nuclei familiari numerosi o con un componente disabile. Sono già 20 le banche che hanno aderito al progetto, a cui ci si può rivolgere per accedere a queste risorse.

Il Piano Casa prevede anche un piano di recupero dell’edilizia popolare e agevolazioni fiscali per gli enti proprietari degli alloggi sociali e per gli inquilini, che avranno la possibilità di riscattare la casa in cui vivono. Questo permetterà di destinare i relativi proventi alla realizzazione di nuovi alloggi sociali o alla riqualificazione di quelli esistenti.

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