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Piscina interrata? Ecco l’iter burocratico da seguire per avere tutti i permessi

Miniguida per ottenere tutti i documenti necessari per la realizzazione di una piscina interrata in giardino: limiti, regole, norme e tutto ciò che è necessario sapere per iniziare subito i lavori.

Piscina interrata

Con la stagione calda che è alle porte, chi non sogna di adibire un angolo del proprio giardino in un “paradiso personale” in cui rinfrescarsi e rilassarsi? Tra le varie possibilità per ottenere ciò, certamente molti converranno con noi, la soluzione migliore è la realizzazione di una piscina interrata. Ovvero la piscina classica, quella più affascinante e quella più amata da grandi e piccini, la piscina per antonomasia, insomma. Questo tipo di impianto, con la sua struttura stabile, consente la realizzazione di progetti architettonici anche molto creativi e innovativi.

Ma per poter costruire una piscina in giardino non basta volerlo, sono infatti necessarie alcune autorizzazioni, una su tutte il Permesso di Costruire, e alcune accortezze fondamentali per fare tutto a norma di legge.

Vediamo insieme tutto l’iter burocratico da seguire.

Permessi comunali.

1) In primo luogo è necessario, prima di intraprendere qualsiasi altra azione preliminare o progettuale, accertarsi, presso l’Ufficio Tecnico del proprio Comune, se nella zona interessata siano in vigore limitazioni espressamente rivolte alla realizzazione di piscine interrate. Svariati regolamenti comunali, infatti, stabiliscono il divieto di costruzione di piscine private in aree rurali o ne stabiliscono con precisione le dimensioni massime consentite.

2) La realizzazione di una

piscina interrata

è compresa tra gli interventi edilizi di nuova costruzione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 380/2001 ed è pertanto soggetta, come detto, al preventivo rilascio del Permesso di Costruire. Prima di richiederlo, però, sarà necessario interpellare un tecnico abilitato per la progettazione della piscina. Solo in seguito si potrà presentarsi in Comune con i suddetti progetti al fine di ottenere il Permesso. Quest’ultimo non sarà comunque rilasciato finché non saranno corrisposti al Comune stesso tutti i contributi di costruzione.

3) Se l’area di costruzione della piscina rientra all’interno di perimetri di zone soggetto a vincolo paesaggistico o storico-architettonico, allora occorrerà anche l’autorizzazione paesaggistica, ovvero l’Autorizzazione della Sovrintendenza. Essa è spesso compresa e rilasciata insieme al Permesso a Costruire, ma richiede, ovviamente, un supplemento di documentazione. In questo caso, di norma, si allungano i tempi della procedura. Ma soprattutto aumentano i vincoli e i limiti da rispettare, alzando la possibilità che il progetto di costruzione venga vietato o sottoposto a vincoli e prescrizioni progettuali ed estetici.

Codice ambientale.

4) Essendo un nuovo scavo, la costruzione di una piscina interrata richiede anche il rispetto del Codice Ambientale in tema di gestione delle terre di scavo. Il riuso del terreno in loco per la sistemazione del giardino, ad esempio, richiede la verifica dell’idoneità del materiale scavato attraverso analisi chimiche. In alternativa o in mancanza di tale analisi, sarà necessario conferire le terre di scavo alla discarica, pagandone il relativo costo di smaltimento rifiuti.

5) Importante è anche informarsi se l’area di costruzione è gravata del vincolo idrogeologico. Questo poiché per la realizzazione della piscina è necessario intervenire sulla morfologia del terreno, sia con gli scavi che con eventuali modellazioni. In questo caso sarà necessario rivolgersi ad un geologo iscritto all’albo per ottenere la relativa Autorizzazione Idrogeologica, secondo le procedure regionali specifiche. Anche in questo caso si rischierà un ulteriore aggravio delle tempistiche e del rischio di particolari prescrizioni o divieti.

Piscina interrata

Tutti i permessi e la documentazione necessaria per la costruzione di una piscina interrata.

6) Attenzione anche alle acque utilizzate nella piscina. Essendo trattate con cloro o elettrolisi del sale, esse non possono mai essere scaricate al suolo, ma convogliate nella fognatura nera e preventivamente trattate. A maggior ragione se la concentrazione di inquinanti supera i limiti previsti dal Codice Ambiente. Alcune norme locali, inoltre, classificano queste acque come industriali invece che civili, in queste zone occorrerà dunque una Autorizzazione allo Scarico in Fogna. Sarà necessario, in questi casi, seguire oculatamente le procedure e rispettare i limiti di inquinanti consentiti, poiché i reati ambientali di questo tipo comportano sanzioni pecuniarie da 3.000 a 60.000 euro.

Altri documenti e permessi.

7) Tutte le strutture delle piscine interrate, anche quelle semi-prefabbricate, esigono:

  • Il rispetto delle Norme Tecniche sulle Costruzioni;
  • Il calcolo delle strutture a firma di un tecnico abilitato;
  • La presentazione di una pratica al Genio Civile.

In conclusione, l’avrete capito, non è semplice, ma neanche impossibile ottenere tutti i permessi necessari per costruire una piscina interrata nel proprio giardino di casa. La procedura burocratica è laboriosa, e in alcuni casi anche temporalmente lunga, ma ora che conoscete tutti i passaggi fondamentali non vi basta che armarvi di un po’ di pazienza e dare il via ai lavori!

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