Per le famiglie reggiane che si trovano a fare i conti con una contrazione del reddito, non solo diventa difficile ottenere un prestito per acquistare casa, ma risulta insostenibile anche un canone d’affitto ai prezzi attuali di mercato. L’esempio per antonomasia di questi tempi difficili è quello di una famiglia con figli che si trova nella situazione di monoreddito che non può certo sostenere canoni di locazione vicini al 50% rispetto al mensile netto percepito.
Un contributo per risolvere in parte questo problema arriva dal Comune di Reggio che, attraverso un bando, assegnerà 51 alloggi destinati a contratti di locazione permanente, il cui canone d’affitto non potrà superare il 30% del reddito familiare. L’obiettivo del bando “a canone concordato” è quello di dare risposta, anche se in modo parziale, ad una crescente domanda di abitazioni in affitto proveniente da chi faceva parte del ceto medio, ma che ora si trova in una situazione particolare, avendo un reddito annuale troppo elevato per entrare in graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari e troppo basso per potersi permettere un normale canone d’affitto mensile.
Il bando comunale per l’assegnazione degli alloggi è stato pubblicato il 21 febbraio e scadrà il 7 aprile. Il fatto che nei primi cinque giorni siano arrivate circa quaranta domande, fa pensare che non sarà possibile soddisfare completamente la richiesta, ma come sottolineato dal vice sindaco Ugo Ferrari e dall’assessore al welfare Matteo Sassi “dovrebbe in qualche modo agire da regolatore del mercato e rispondere almeno in parte al problema delle morosità”.
Il bando prevede diverse novità: il fatto che il canone d’affitto non possa superare il 30% del reddito familiare imponibile, la possibilità di verificare le situazioni di morosità con la sottoscrizione di un piano di rientro e una ridistribuzione delle priorità che dettano l’assegnazione degli alloggi partendo da sfratti, anziani e disabilità. Questo bando non si rivolge alla tipica fascia di cittadini che richiede una casa popolare, ma ad un target superiore e proprio per questo sarà possibile indicare preferenze riguardanti zona, caratteristiche degli spazi abitativi e barriere architettoniche.
Per quanto riguarda gli appartamenti, 9 dei 51 alloggi provengono da ristrutturazioni di immobili già di proprietà del Comune, mentre per i restanti 42 sono stati acquistati nuovi appartamenti così distribuiti: 18 in via Tondelli, 14 a Pieve Modolena in via Plauto e 10 a Mancasale in via Ruini. In ogni caso le nuove abitazioni verranno assegnate entro 60-90 giorni.
Queste 51 nuove abitazioni di proprietà del Comune fanno salire a quota 186 gli alloggi in affitto low cost, che insieme ai 2.300 alloggi popolari destinati ad edilizia pubblica e alla convenzione con Acer per l’Agenzia per affitto, rappresentano un importante aiuto per le famiglie reggiane in difficoltà.
L’affitto a canone concordato è sempre più diffuso in quanto presenta diversi vantaggi anche per il proprietario che affitta l’immobile. Quest’ultimo infatti, oltre ad avere la garanzia di ricevere il pagamento e di riavere l’alloggio libero in tempi brevi, può godere anche di una riduzione dell’aliquota Imu dal 10,6 al 7,6 per mille.