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Norme, leggi e Bonus Fiscali

Riconsegna di un immobile in affitto: come funziona?

Il periodo di locazione è concluso, si attende solo il momento della riconsegna delle chiavi: quali problematiche possono sorgere? Come ci si può mettere al riparo da eventuali problemi amministrativi? Scopriamolo insieme.

Riconsegna

Oggigiorno sono sempre più le persone che cercano casa in affitto, in particolare studenti fuori sede e lavoratori che si spostano dal luogo di residenza. Se più e più volte, però, si è parlato di contratti di locazioni, affitto in nero e di come affittare bene e velocemente, raramente si tratta la questione della riconsegna dell’immobile locato al proprietario.

Al contrario di quanto si possa credere, questo è un momento estremamente importante e, a volte, molto delicato. All’inquilino, infatti, occorre avere ben chiaro quanto prevedano le norme vigenti, per evitare di incorrere in eventuali problemi di varia natura.

Riconsegna dell’immobile locato: le tempistiche.

In primo luogo, occorre definire le tempistiche che vanno rispettate per la

riconsegna

di un’abitazione affittata. Questo dettaglio è stato discusso e definito tramite la sentenza n. 1887 del 28 gennaio 2013 della Cassazione. In essa si specifica cosa debba fare il locatario (ovvero chi prende in locazione un bene) per riconsegnare l’immobile senza incorrere nel cosiddetto “danno da ritardata restituzione”.

Entrando nel merito, nella sentenza si legge che l’obbligo di riconsegna al locatore non si esaurisce con la semplice messa a disposizione delle chiavi. Richiede, infatti, per il suo completo adempimento: “una incondizionata restituzione del bene. Dunque, una effettiva immissione dell’immobile nella sfera di concreta disponibilità del locatore”. Un’attività, quindi, che va ben oltre al rimettere a disposizione del proprietario le chiavi dell’appartamento e presuppone la riconsegna effettiva, in modo che il locatore possa effettivamente utilizzare l’abitazione a sua discrezione.

Cosa succede se il proprietario non recuperare le chiavi con sollecitudine?

In questo caso, per evitare ogni sorta di problema, l’inquilino dovrebbe mettere in mora il locatore. Come? Mettendolo al corrente, per iscritto o meno, della volontà di riconsegnare le chiavi, indicandogli giorno, orario e luogo in cui può tornare in possesso. Se, infatti, il ritiro va oltre ad un normale e fisiologico ritardo nella conclusione del rapporto d’affitto, il conduttore può mettersi in sicurezza notificando l’atto appena descritto tramite ufficiale giudiziario.

Riconsegna

Come deve avvenire la riconsegna delle chiavi di un immobile a fine locazione.

Verbale di sopralluogo e riconsegna delle chiavi.

Nel momento della riconsegna dell’appartamento, è fondamentale che venga fatto un sopralluogo, ma soprattutto il relativo verbale. Solo in questo modo è possibile accertare qual è lo stato dei luoghi, alla conclusione del periodo di locazione. Il verbale di constatazione, in particolare, deve essere firmato da entrambe le parti. Qualora si rilevi la necessità di intervenire sullo stato dell’abitazione con interventi di manutenzione, allora è necessario stabilirne tempi, modi e oneri economici.

Si tenga presente, però, che non è possibile considerare “danno” l’usura e il degrado degli spazi e degli oggetti connessi al loro normale utilizzo. Questo può rivelarsi un momento di particolare tensione, soprattutto se una o entrambe le parti “forzano a fare il proprio gioco”. Come accade di norma in un qualsiasi rapporto personale, occorre far ricorso alla propria buona volontà e ragionevolezza. Al momento della riconsegna dell’immobile affittato, ma anche e in particolare nell’uso dell’abitazione e nell’intero corso della locazione.

Come agire in mancanza di accordo?

Qualora le parti non trovino un punto d’incontro e una delle due si rifiuti di firmare il verbale di constatazione dello stato dei luoghi, allora occorre far seguire al sopralluogo una lettere di contestazione. Il proprietario di casa, secondo la legge, è tenuto a restituire il deposito cauzionale. Ma, se lo ritiene necessario, può accompagnare tale restituzione con una comunicazione nella quale si specifichi che: “si riserva la facoltà di chiedere il risarcimento del danno per le condizioni dell’immobile”.

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