In base a quanto introdotto nella Legge di Bilancio degli scorsi anni, ormai l’abbiamo capito, il canone Rai viene addebitato direttamente sulla bolletta della luce. Deve essere pagato, in linea di massima, da tutti coloro che possiedono almeno una televisione in casa e hanno un utenza elettrica a loro intestata. Per quest’anno, il dovuto per il pagamento del
canone Rai
è sceso a 90 euro; come negli scorsi anni, inoltre, verrà addebitato in 10 rate nelle bollette da gennaio a ottobre.
I cittadini che, però, si sono visti (o si vedranno) addebitare la prima rata INDEBITAMENTE, possono chiedere il rimborso del canone Rai. Abbiamo volutamente sottolineato il termine “indebitamente”, perché la richiesta può essere effettuato solo da chi ha provveduto a spedire, nei tempi richiesti, la dichiarazione di esenzione. Chi non si fosse premurato di farlo, purtroppo, non avrà diritto, per il 2019, al rimborso.
Come chiedere il rimborso.
Per recuperare quanto addebitato e non ricevere più in bolletta la rata per il pagamento del canone Rai, occorre utilizzare unicamente il modello messo a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate. L’istanza può essere inviata tramite raccomandata all’indirizzo: Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino, insieme a un valido documento di riconoscimento. Alternativamente, la richiesta può essere presentata in via telematica mediante la specifica applicazione web, da:
- Il titolare dell’utenza elettrica;
- Dagli eredi del titolare;
- Da un intermediario abilitato.
In quali casi si può chiedere il rimborso?
Tra i campi principali dell’istanza, vi è quello in cui specificare la motivazione per la quale si chiede il rimborso del canone Rai. Ricordiamo ancora una volta che perché il rimborso venga approvato è fondamentale che sia stata presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva. Se questa condizione è rispettata, allora, negli apposti spazi, va indicata, una delle seguenti causali:
- Il richiedente, o un altro componente della sua famiglia anagrafica, è in possesso dei requisiti di esenzione relativi a età e reddito. Per i cittadini che hanno compiuto il 75° anno di età, con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro annui. Per l’esenzione relativa all’anno 2018, il reddito complessivo familiare dell’anno precedente (2017) deve essere non superiore a 8.000 euro (codice 1);
- Il richiedente, o un altro componente della sua famiglia anagrafica, è esente per effetto di convenzioni internazionali. Come, ad esempio, diplomatici e militari stranieri (codice 2);
- Il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica. Ma solo se lui stesso o un altro componente della sua famiglia anagrafica ha pagato anche con altre modalità. Ad esempio mediante addebito sulla pensione (codice 3);
- Il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica e lo stesso è stato pagato anche mediante addebito sulle fatture relative ad un’utenza elettrica intestata ad un altro componente della stessa famiglia anagrafica (codice 4);
- Il richiedente ha presentato la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi da parte propria e dei componenti della famiglia anagrafica (codice 5);
- Diverse motivazioni possono essere specificate indicando il codice 6 e riassumendo sinteticamente il motivo della richiesta nell’apposito spazio del modello.

Scopriamo in quali casi è possibile fare richiesta per il rimborso del canone Rai e come farlo.
Come avviene il rimborso?
La restituzione del dovuto, in caso di accettazione della richiesta di rimborso del canone Rai, viene effettuata direttamente dalle imprese elettriche. La somma viene rimborsata mediante accredito sulla prima fattura utile. Altre strade per il rimborso sono comunque possibili a patto che assicurino l’effettiva erogazione entro 45 giorni dalla ricezione, da parte delle stesse imprese elettriche, delle informazioni utili all’effettuazione del rimborso, trasmesse dall’Agenzia delle Entrate.
Nel caso, infine, in cui il rimborso del canone Rai a cura delle imprese elettriche non vada a buon fine, lo stesso sarà pagato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.