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TERREMOTO EMILIA: LE AGEVOLAZIONI SUGLI IMMOBILI GRAVEMENTE DANNEGGIATI

Approvate nuove misure per la ricostruzione dei centri urbani duramente colpiti dagli eventi sismici del 2012: le disposizioni di Vasco Errani prevedono lo stanziamento 11 milioni di euro.

Il terremoto del 2012 ha letteralmente messo in ginocchio i centri urbani e storici dell’Emilia, ma lo spirito tenace e combattivo degli abitanti di questa terra ha fatto sì che subito si attivassero le risorse necessarie per incominciare il lungo cammino di rinascita dei centri cittadini. Ora sono state approvate misure per apportare nuove risorse in grado di accelerare questo percorso fondamentale, sia dal punto di vista pratico che psicologico.

Le nuove disposizioni varate dal Presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario per la ricostruzione Vasco Errani puntano a rendere maggiormente flessibile il percorso di ricostruzione dando, come spiega l’Assessore alle infrastrutture della Regione Emilia Romagna Alfredo Peri, “risposte diverse ad esigenze differenti sapendo che nei territori ci sono situazioni varie”. L’obiettivo dei provvedimenti è quello di favorire il ripristino delle condizioni di vita, la ripresa delle attività economiche e la riduzione della vulnerabilità nei Comuni che hanno subito danni molto gravi al patrimonio edilizio abitativo, produttivo e per servizi, ai beni culturali e alle infrastrutture.

Prima di tutto i proprietari di abitazioni che hanno subito gravi danni avranno la possibilità di cedere l’immobile al Comune anziché riparalo, acquistando o ricostruendo una nuova casa, in zone della città indicate dal piano organico, con un contributo pari a quello dovuto per l’edificio danneggiato.

Gli immobili danneggiati potranno essere acquistati da imprese, costruttori o soggetti terzi, anche pubblici, come le Acer, e possono essere recuperati con il contributo dovuto per quell’immobile. Il nuovo proprietario ha però l’obbligo di mettere lo stesso edificio in locazione a canone concordato per un periodo medio lungo. Possibile anche la vendita dell’immobile, ma con una riduzione del contributo dovuto, o realizzare un affitto con patto di futura vendita.

Inoltre, verranno stanziati 11 milioni di euro per la ricostruzione di piazze, strade e marciapiedi; misura fondamentale per la rinascita anche psicologica dei centri urbani che possono ritrovare la loro identità.

Si tratta di misure capaci di delineare la strategia d’azione generale, definendo l’insieme delle iniziative che il Comune deve mettere in campo per garantire la rigenerazione degli spazi urbani e la rivitalizzazione delle funzioni economiche, sociali e amministrative; misure che si vanno ad aggiungere ai provvedimenti già consentiti dalle precedenti disposizioni, in particolare attraverso le Umi, i Piani della ricostruzione ed i Piani per la riparazione degli edifici pubblici e dei beni culturali, che potranno concorrere, con iniziative integrate anche con soggetti privati, alla messa a punto da parte di ciascun Comune di politiche organiche di rivitalizzazione del centro storico.

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