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Tettoie, pergolati, gazebo e simili: come riconoscerli e i permessi richiesti

Ognuna di queste strutture ha le sue caratteristiche e funzioni: in base a queste dipendono i permessi necessari per la loro realizzazione. Partiamo dunque dalle definizioni di queste opere, per giungere a catalogare quali documenti occorre ottenere per edificarle.

Strutture

A volte ci sono domande più grandi di noi. Domande che pochi hanno il coraggio di farsi e che ancor in meno sono in grado di dare una risposta certa. Una di queste è la seguente: come si riconoscono e in cosa si differenziano tettoie, pergolati, gazebo, tende e porticati? Una classificazione non banale, perché da essa dipende anche il tipo di permessi necessari per edificare una di queste strutture, piuttosto che un’altra.

Spesso e volentieri caratteristiche generiche, dimensioni e materiali utilizzati, non sono sufficienti a determinare quale opera rientra in una categoria o in un’altra. Il pericolo, dunque, è quello di finire di fronte ad un giudice, perché non si ha il permesso necessario per edificare quella determinata struttura. Con il rischio di dover rimuovere ciò che si è realizzato. E di dover pagare salate sanzioni.

Per evitare tutto questo, non esistendo definizioni certe e inequivocabili, neanche nel recente Glossario dell’Edilizia Libera, occorre ripercorrere alcune pronunce e sentenze della giurisprudenza. I giudici, infatti, quando decidono il senso della sentenza, spesso si basano anche sulle caratteristiche costruttive e sul tempo di utilizzo dell’opera.

Sono questi e altri elementi a definire la procedura corretta per edificare ognuna di queste opere e, di conseguenza, i permessi da richiedere. Analizziamo, una per una, queste

strutture

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Tettoie.

Le tettoie sono strutture a carattere stabile e fisso, si distinguono per la loro funzione: ovvero di riparo e di aumento dell’abitabilità dell’immobile. Altra caratteristica che le differenzia, ad esempio, dai pergolati e dai gazebo, è il maggior impatto visivo che produce. Detto ciò, è inevitabile che per la sua struttura, per realizzare una tettoia vi occorra il permesso di costruire.

Pergolati.

Li abbiamo citati e, dunque, li prendiamo subito in esame. Dal punto di vista giuridico, il pergolato è una struttura aperta, sia nei lati, che nella parte superiore. È realizzato con materiali leggeri, senza fondazioni, di modeste dimensioni e facilmente rimovibile. Si presume, infine, che i pergolati abbiano la funzione di creare ombra mediante teli o altro, come piante rampicanti, a cui offrono sostegno. Il pergolato, dunque, essendo un sostegno leggero, rimovibile e di dimensioni limitate, può essere installato in regime di edilizia libera.

Gazebo.

Il deterrente, quando si vuole edificare un gazebo, è la sua destinazione nel tempo, ovvero se lo si vuole realizzare come struttura permanente o precaria.

Se, infatti, il gazebo è voluto per soddisfare un’esigenza permanente lungo tutto il corso dell’anno, allora deve essere considerato quale “manufatto in grado di alterare lo stato dei luoghi e aumentare il carico urbanistico”. E in quanto tale, necessita del permesso di costruire per essere realizzato.

Alternativamente, il gazebo è “precario”, ovvero opera amovibile, di modeste dimensioni e destinato ad un uso temporaneo. In questo caso, l’intervento rientra in quelli di edilizia libera, dunque non necessita di alcun permesso, neanche dell’autorizzazione paesaggistica.

Strutture

Definizioni, caratteristiche e permessi necessari delle principali strutture da esterno.

Porticati.

Anche per quanto riguarda i porticati, oltre alle dimensioni, è necessario definire l’utilizzo a cui è destinato. La giurisprudenza ha infatti definito, in materia di porticati, che a caratterizzare una costruzione precaria, non sono i materiali o il fissaggio a terra, ma l’uso che se ne fa.

Il porticato dunque, che in genere è inamovibile e utilizzato tutto l’anno, necessita del permesso di costruire. Perché i porticati possano essere edificati senza permessi, devono essere amovibili e utilizzati stagionalmente, ma soprattutto di modeste dimensioni. Definizione quantomeno discutibile: la normativa nazionale fornisce dei range di riferimento, ma è necessario consultare i Regolamenti edilizi comunali, per conoscere dimensioni massime e minime vigenti in quel determinato territorio. Anche perché esistono casi intermedi per i quali è sufficiente la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) invece del permesso di costruire.

Tende.

Parliamo di tende. Tutti le conosciamo, ma vi sono stati casi di contenziosi perché le differenze con i pergolati non è erano così ben definite. L’installazione di tende e tendaggi non dipende da dimensioni, dagli elementi che la compongono o dalle tecniche utilizzate per l’installazione. Essa, infatti, serve a migliorare la fruibilità di uno spazio già esistente. In quanto tale, dunque, questo tipo di realizzazione rientra sempre tra gli interventi di edilizia libera. A differenza, quindi, dei già citati pergolati: per essi infatti vanno valutate sia le dimensioni, che i tempi di utilizzo.

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