Seguici sui social

Norme, leggi e Bonus Fiscali

Torna in auge il Bonus sugli interventi a risparmio energetico

Se in un primo momento i tagli indiscriminati del Governo avevano toccato pure il Bonus del 55%, la protesta di Confindustria, Parti Sociali e Opposizione sembra aver rimesso le cose a posto.

#cittaportale# – Il bonus del 55% sulle ristrutturazioni edilizie ecocompatibili e’ diventato un caso politico. E proprio sui banchi della Camera si giocherà la sua riammissione, dopo essere stato cancellato dalla legge di stabilità per ragioni di budget.
Giuseppe Vegas, viceministro dell’Economia, parla chiaro: Il governo farà, infatti, “una riflessione per presentare un emendamento che recepisca il provvedimento” per le agevolazioni fiscali.
Il governo, ha spiegato Vegas, si era già impegnato a inserire la proroga dell’ecobonus nel prossimo decreto milleproroghe. Tuttavia, “molte affermazioni” fatte nel dibattito in commissione Bilancio “sono assolutamente condivisibili. In un momento di difficoltà dell’economia e’ sicuramente utile creare qualche stimolo alla domanda”. Per questo, ha aggiunto il viceministro dell’Economia, “per l’aula mi riservo di fornire una documentazione sugli effettivi costi del provvedimento”.
Parole rassicuranti che hanno indotto il PD e le opposizioni a non chiedere interventi di modifica. Ma sul bonus del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici anche il gruppo di Futuro e Libertà (Fli) ha presentato nei giorni scorsi una proposta di modifica al maxi-emendamento del governo, ma e’ stata poi dichiarata inammissibile.

Vera doccia fredda alle intenzioni di taglio del Bonus arriva dalla protesta di Confindustria e sindacati che, dopo l’esclusione dell’agevolazione dal maxiemendamento, hanno subito sollevato un polverone di polemiche per richiederne il ripristino.
“L’eliminazione del bonus del 55% per l’efficienza energetica – si legge in una nota delle parti sociali – risulta incompatibile con l’impegno assunto in sede europea di riduzione del gas serra e il venire meno di questa misura determinerebbe un grave danno economico ad oltre 400 mila imprese che occupano oltre tre milioni di dipendenti. Inoltre, le misure di efficienza energetica sono inoltre indispensabili per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale vincolanti relativi all’accordo 20-20-20 sottoscritto dal nostro paese in sede europea”.
Così, in attesa che la proroga dell’agevolazione del 55% per l’edilizia verde possa trovare albergo in un prossimo provvedimento, va ricordato che quanti avessero in corso interventi di risparmio energetico dovranno affrettarsi, perchè la scadenza per ora resta fissata a fine anno.

Allo stato attuale della situazione, ha spiegato l’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), per usufruire delle agevolazioni fiscali del 55% e’ opportuno che i lavori siano conclusi entro il 31 dicembre 2010 e in ogni caso tutte le spese dovranno essere pagate entro questa data.
La richiesta di detrazione, come al solito, deve essere trasmessa entro 90 giorni dal termine dei lavori, anche se questi proseguono oltre la fine dell’anno. In questo caso, pero’, tutte le eventuali spese sostenute il prossimo anno non possono essere ritenute detraibili, anche se necessarie per concludere l’intervento. In altre parole, i lavori possono anche continuare nel 2011, ma la detrazione non si può avere per spese diverse da quelle del 2010.
Mentre, il mancato termine dei lavori nel 2010 va comunicato per via telematica all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo 2011. Ma nella comunicazione dovrà essere specificato quanto pagato nel 2010.

News offerta da: #linkportale#

Commenti

Le notizie più lette