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CASA: 2 NEWS SULL’ECOBONUS E LA “DIRE”

Le più importanti news riguardanti il mondo della casa spiegate in modo chiaro e semplice.

Incentivi: PROROGA DELL’ECOBONUS 55% PER IL 2011.

Rispetto all’iniziale volontà del Governo, cioè quella di non rinnovare il bonus dopo il 31 dicembre, un emendamento “prorogativo” alla legge di stabilità quasi sicuramente passerà. In tal modo il bonus fiscale del 55% sugli interventi di riqualificazione degli immobili sarà disponibile anche per il prossimo anno.
In particolare, l’eco-bonus – che riguarda l’installazione di nuovi infissi termici, di caldaie a basso consumo e di pannelli solari – sara’ prorogato per tutto il 2011, ma a differenza del passato il recupero fiscale sara’ spalmato in 10 anni e non piu’ su 5 anni, sul modello della detrazione del 36% sulle ristrutturazioni.
E’ una misura, o meglio una proroga, necessaria sia ai cittadini sia alle imprese che operano nel settore.
Commenti tecnico-politici:
– Il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, osserva però che dal momento che il bonus verrà spalmato su dieci anni invece che su cinque, ha un effetto calmierato, ma e’ meglio di niente. “Cancellare completamente l’incentivo – ha proseguito – sarebbe stato negativissimo; questo e’ una dimostrazione di buona volonta’ anche se ne rallenta gli effetti”.
– Sulla stessa linea Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, secondo cui si tratta di “un risultato deludente che indebolisce la misura e la rende meno appetibile per i cittadini e meno competitiva per imprese”. Tanto che il Pd si battera’ in Senato per ripristinare il credito di imposta del 55% in edilizia con le attuali modalita’”.

Burocrazia che cambia: LA “DIRE” SOSTITUISCE LA “DIA”.

La promozione delle energie rinnovabili passa attraverso la semplificazione dei titoli abilitativi per la realizzazione degli impianti. Lo schema di decreto legislativo che recepisce la Direttiva comunitaria 2009/28/CE sull’uso delle fonti alternative, approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri, sostituisce la Dia con la DIRE, Denuncia di Impianto Alimentato da Energie rinnovabili, che da quanto preannunciato costituisce una denuncia più snella ed economica.
Applicazioni:
L’ambito di applicazione attuale: la Dire si può ora applicare agli impianti solari termici da realizzare sugli immobili. E’ inoltre in fase di definizione un decreto per la regolazione della posa in opera di sonde e impianti di produzione di calore da risorsa geotermica, destinati alla climatizzazione degli edifici, cui si applica la Dire.
Il nuovo titolo abilitativo può essere utilizzato anche per l’installazione di impianti diversi, destinati alla produzione di energia termica, acqua calda e aria negli edifici esistenti e negli spazi privati annessi.
Cosa cambia:
Con il nuovo decreto legislativo la Dia è sostituita dalla Dire, che il proprietario dell’immobile interessato dall’impianto deve presentare, anche in via telematica, al Comune almeno 30 giorni prima dell’effettivo inizio dei lavori.
Specificità: nel caso in cui l’immobile sia sottoposto a vincolo tutelato dallo stesso Comune, il termine di 30 giorni è sospeso e decorre dalla conclusione del relativo procedimento. Se la tutela del vincolo compete ad un’altra amministrazione e il suo parere non è allegato alla Dire, il Comune entro 20 giorni convoca una conferenza di servizi. Il termine decorre quindi dall’adozione della decisione conclusiva.
Gli allegati:
La denuncia di impianto deve essere accompagnata da una relazione firmata da un progettista abilitato e dagli elaborati progettuali in grado di asseverare la conformità del progetto agli strumenti urbanistici e ai regolamenti edilizi. Alla Dire bisogna inoltre allegare anche il preventivo per la connessione redatto dal gestore della rete e accettato dal proponente, nonché l’indicazione dell’impresa alla quale si vogliono affidare i lavori.
A fine intervento il progettista o il tecnico abilitato presenta al Comune un certificato di collaudo finale.

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