HOUSING SOCIALE, INCENTVI, SEMPLIFICAZIONI, VIA LIBERA!
Diventa una realta’ il piano casa per l’edilizia residenziale. Il governo ha dato il via libera ai finanziamenti pubblici e privati, per un ammontare complessivo di circa 4 miliardi di euro, che consentiranno di edificare in cinque anni 50 mila nuovi alloggi per le fasce sociali piu’ svantaggiate.
Entro aprile saranno convocate le Regioni e sara’ pubblicato il bando per l’housing sociale.
In prima linea, come destinatari finali degli immobili, ci saranno i cittadini piu’ deboli, come le giovani coppie, gli sfrattati o gli anziani soli.
Un progetto che puo’ contare su un bel tesoretto che consentira’ di dividere i fondi su piu’ canali. In particolare, 200 milioni di euro sono destinati all’acquisto, il recupero e la nuova costruzione di alloggi dell’edilizia residenziale pubblica (Comuni ed ex Iacp). Altri 140 milioni di vanno al bando di gara per la scelta della societa’ che dovra’ gestire il fondo immobiliare, attivando fondi dell’importo presumibile da 1 a 3 miliardi di euro. A loro volta, poi, i fondi contribuiranno per il 40% al finanziamento di fondi locali.
In proposito va ricordato che, in base al piano casa approvato con decreto del presidente del Consiglio dello scorso 18 luglio scorso, il progetto prevede anche lo stanziamento di 377,8 milioni per gli accordi di programma con le Regioni, sempre finalizzato all’housing sociale. Mentre le stesse Regioni hanno gia’ ricevuto lo scorso dicembre 280 milioni di euro per dare il via alle procedure di selezione per i lavori per alloggi a “canone sostenibile”, vale a dire a prezzi bassi. Ora, dopo questo primo anticipo, verranno attribuiti altri soldi in relazione allo stato di avanzamento dei lavori o della conclusione degli atti contrattuali di acquisto o di affitto.
Il via libera al piano di edilizia sociale segue di pochi giorni il decreto legge sugli incentivi firmato dal governo per il 2010. E’ stato qui previsto lo sconto del 10% per chi acquista una cucina nuova, mentre per la sostituzione di singoli elettrodomestici (lavastoviglie, forni e cappa), purché ad alta efficienza energetica, lo sgravio e’ del 20%. Inoltre, “salvo norme regionali contrarie”, il provvedimento liberalizza le ristrutturazioni interne, eliminando l’obbligo della Dia (denuncia di inizio attivita’) per gli interventi di manutenzione straordinaria.
ED ECCO GLI ECO INCENTIVI PER LA CASA, NELLA FASE ATTUATIVA
Conclusa la Pasqua, gli italiani potranno continuare a ricevere delle piccole sorprese: dal prossimo 6 aprile scattano le richieste per gli incentivi a sostegno dei consumi eco-compatibili pari a 300 milioni di euro. Lo scorso venerdi’ e’ stato infatti firmato il decreto attuativo che fissa la regole da rispettare e la tipologia dei prodotti per i quali si potra’ avere l’agevolazione. Una disposizione che secondo il governo favorira’ l’acquisto di prodotti innovativi e a basso consumo energetico per piu’ di un milione di famiglie.
Allora non resta che preparasi fisicamente: sara’ la velocita’ delle dita a premiare le richieste. Per accedere allo sconto si dovra’, infatti, telefonare o collegare direttamente al pc del rivenditore. Ma, appena finiranno le risorse messe a disposizione, il contributo si blocchera’.
Partiamo proprio dal bonus sull’Adsl, l’ultimo ad essere stato inseriti nel pacchetto. Si tratta di un contributo da 50 euro destinato a chi, tra i 18 e i 30 anni, attivera’ un nuovo contratto per la banda larga. Calcolando che mediamente una tariffa flat costa 25 euro al mese, grazie a questo incentivo si iniziera’ a pagare la prima bolletta a partire dal secondo bimestre.
Poi c’e’ la casa eco-efficiente a cui andranno 60 milioni di euro e che rappresenta il capitolo con piu’ cambiamenti. Per avere il bonus di 83 euro a metro quadrato e tetto massimo di cinquemila euro bisogna acquistare un immobile di classe B, ossia con un fabbisogno energetico migliorato del 30%, e di nuova costruzione che diventera’ l’abitazione principale.
Il contributo di 116 euro per metro quadrato resta riservato all’acquisto di abitazioni di classe energetica A, che taglia di almeno il 50% gli stessi valori relativi al fabbisogno energetico, ma in questo caso si puo’ trattare anche di seconda casa.
Il decreto precisa inoltre che questo sconto e’ l’unico dell’intero pacchetto incentivi che puo’ essere cumulato con altre agevolazioni. Cosi’, ad esempio, se si decidesse anche di installare dei pannelli solari, nel caso non ci fossero, e’ possibile avere anche la detrazione del 55% su questo intervento.
Per quanto riguarda, invece, la cucine componibili va detto che lo sconto del 10% sul prezzo, fino ad un importo di spesa di 1.000 euro, partira’ solo in caso di rottamazione con quella vecchia. Il nuovo modello deve poi essere corredato con almeno due elettrodomestici (frigorifero/congelatore in classe A+ e A++, forno in classe A, piano cottura a gas (se inserito) con dispositivo di sorveglianza fiamma, lavastoviglie (se inserita) in classe tripla A), nuovi mobili con scheda identificativa del prodotto in legno rispetto delle norme sull’emissione di aldeide formica e predisposizione per la raccolta differenziata. Se manca una sola di queste caratteristiche non si ha diritto all’incentivo
Nel caso in cui si decidesse, invece, di sostituire un solo elettrodomestico con un altro sempre ad alta efficienza bisogna ricordare che lo sconto previsto e’ del 20% ma ci sono dei tetti differenziati: per la lavastoviglie lo sconto massimo e’ di 130 euro, per i forni elettrici e i piani cottura scende a 80 euro, per le cucine a gas con forno elettrico sale a 100 euro, per le cappe climatizzate e’ di 500 euro, mentre per le pompe di calore con COP ≥ 2.5 lo sconto massimo arriva a 400 euro.
Restano invece fuori dal pacchetto lavatrici e frigoriferi, perche’ cui sono ancora in vigore gli incentivi dell’anno scorso.
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