Il Decreto Bersani si ammorbidisce. Ecco le ultime definizioni.
Dopo giorni di indiscrezioni è arrivata l???ufficialità. Le modifiche alla riforma fiscale del settore immobiliare, prevista dal Decreto Bersani, rendono più morbido il nuovo pacchetto. Prima di tutto viene abolita la retroattività: passare dal regime Iva all???imposta di registro non renderà necessario restituire alle casse dello stato l???Iva detratta negli ultimo otto anni. Ma anche questo passaggio si colora di toni meno perentori. L???obbligo resta per gli immobili residenziali, con l???imposta di registro che, dal 10%, viene ridotta al 4% per le operazioni di vendita e all???1% in caso di affitto. Per le locazioni, il leasing e la vendita di immobili strumentali, quelli cioè utilizzati dalle aziende, si potrà invece scegliere. Spetterà alle società decidere se passare all???imposta di registro o mantenere la detraibilità dell???imposta sul valore aggiunto. In questo secondo caso, però, è previsto un aggravio fiscale sotto forma di imposta ipo-catastale. Il suo valore è stato fissato al 4%, ma si scende al 2% per i fondi immobiliari e all???1% in caso di locazione. C???è infine da pagare un???imposta di registro, pari a un valore fisso di 168 euro. Un altro cambiamento riguarda gli immobili venduti direttamente dai costruttori: i termini entro i quali l???operazione può essere assoggettata all???Iva scendono da 5 a 4 anni.