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CASA NEWS: SITUAZIONE SFRATTI

Le più importanti news riguardanti il mondo della casa spiegate in modo chiaro e semplice.

Il no alla 36-esima proroga sugli sfratti. Agevolazioni e contestazioni.

Buoni casa e agevolazioni fiscali in cambio. I ???sindacati casa??? lamentano il taglio al fondo sociale.

Il Governo italiano ha detto no alla trentaseiesima proroga sugli sfratti. Il Consiglio dei Ministri,  ai primi di settembre, ha infatti deciso di non prorogare ulteriormente il blocco sfratti ma ha approvato un decreto legge che detta nuove regole per l’accesso all’affitto da parte delle categorie disagiate.
Sono stati infatti introdotti buoni casa ed agevolazioni fiscali, anche maggiorate, per i proprietari di casa che affittano ai Comuni ed agli inquilini con sfratto a suo tempo
sospeso. Solo gli inquilini che formuleranno una proposta irrevocabile per la stipula di un nuovo contratto di affitto avranno diritto ad un differimento fino al 31 ottobre dello sfratto
eventualmente in corso nei loro confronti.

Il decreto varato dal governo punta ad agevolare l’affitto di numerosi immobili liberi, cercando di tutelare, allo stesso tempo, le fasce di cittadini socialmente deboli. Si tratta di circa 26 mila famiglie composte da ultrasessantacinquenni e portatori di handicap gravi, beneficiari della sospensione della procedura esecutiva, non piu’ prorogabile, di rilascio dell’immobile.
Nel decreto, che verra’ anche trasmesso alla Conferenza Unificata con le Regioni per un parere, si prevedono cinque diverse fattispecie di contratti di locazione, gestiti direttamente dai Comuni o dagli stessi proprietari, stabilendo per entrambi contributi ed agevolazioni fiscali.
Tra questi contratti, due tipi potranno essere stipulati coi proprietari dai Comuni, che li assegneranno poi agli inquilini con atti di concessione amministrativa e garantiranno
direttamente ai proprietari il pagamento del canone ed il puntuale rilascio dell’immobile alla scadenza del contratto. Altri tre tipi potranno essere stipulati dagli inquilini con i loro attuali locatori o con qualsiasi proprietario. I Comuni riceveranno dallo Stato, per ogni contratto da loro stipulato, un contributo da 3mila a 5mila euro, cosi’ come i proprietari che stipuleranno i nuovi contratti. Per questi ultimi sono anche previste agevolazioni erariali, uguali o maggiori di quelle attualmente gia’ stabilite per i contratti agevolati, a seconda che i proprietari lochino i loro immobili al canone stabilito dagli Accordi territoriali tra Confedilizia e sindacati inquilini o a canone libero. Anche la durata dei contratti (da un anno a 18 mesi; tre anni; quattro anni) influisce sulle agevolazioni erariali.

Le associazioni degli inquilini parlano di un vero e proprio “scippo”. “Vengono sottratti 110 milioni al fondo sociale per i contratti agevolati e si destinano i fondi, di fatto, ai contratti liberi” sottolinea il segretario del Sunia che chiede quindi al Parlamento di modificare il provvedimento “per impedire che una decretazione di urgenza annulli diritti e garanzie sanciti dalla legge e per dare risposte serie a cittadini con sfratto, a partire da una proroga
che consenta reali soluzioni”.

La Confedilizia, che ha collaborato con il governo per la stesura del provvedimento, esprime viva soddisfazione: “dopo l’avvertimento della Corte costituzionale contro nuove proroghe,
abbiamo evitato – ha dichiarato il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani – la 36/a proroga. Soprattutto, questo Governo ha posto fine alla ritualita’ delle proroghe mettendo in atto provvedimenti coordinati anche per valorizzare i contratti agevolati a canone calmierato, come avevamo chiesto unitamente ai piccoli proprietari (Appc), agli
amministratori condominiali (Alac) ed agli agenti immobiliari (Fiaip)”. Per la Confedilizia, insomma, “siamo in presenza di una svolta epocale: il problema sociale della casa viene assunto dalla comunita’ e non piu’ scaricato su una categoria che riversa ai Comuni ed allo Stato il 50-60% dei canoni che introita”.

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