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NOTIZIE FLASH dal mondo immobiliare!
Con la separazione permangono le agevolazioni.
Il coniuge separato non decade dalla tassazione agevolata dell’immobile attribuito nel corso della separazione. Il Fisco, infatti, deve attenersi agli atti immobiliari che i separandi stipulano per la divisione dei beni. Questo anche se gli atti di cessione e di separazione davanti al giudice ordinario hanno tra loro date sfalsate.
La tassa sui rifiuti si paga fino ad un certo punto…
L’articolo 62 del Dlgs 15 novembre 1993, n. 507, dispone che «non sono soggetti alla tassa i locali… che non possono produrre rifiuti o per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati o perché risultino in obiettive condizioni di non utilizzabilità nel corso dell’anno, qualora tali circostanze siano indicate nella denuncia originaria o di variazione e debitamente riscontrate in base ad elementi obiettivi direttamente rilevabili o ad idonea documentazione».Locali di altezza inferiore a determinati standard (ora: metri 2,80) non possono, in genere, considerarsi idonei alla vita familiare, e sono pertanto esclusi da imposizione. Ma spesso i regolamenti comunali prevedono espressamente le altezze al di sotto delle quali la superficie non si considera tassabile. Il lettore, pertanto, può rivolgersi al comune e chiedere una copia del regolamento sulla tassa.L’articolo 70 del medesimo decreto, al comma 3, stabilisce che, indipendentemente dalla superficie dichiarata, quella da iscrivere a ruolo non può essere inferiore all’80% della superficie catastale, rilevabile da apposito certificato.
Controlli e prudenza sui contratti di affitto: registrateli sempre.
Nel mirino della Guardia di Finanza anche gli affitti in nero nelle aree universitarie: l’obiettivo di “incastrare” gli evasori è tra quelli prioritari del Governo e, del resto, l’anno scorso sono stati già 3.800 gli interventi della GdF, che hanno consentito di rilevare oltre 50 milioni di euro di imponibile e quasi 7 milioni di euro di Iva evasa.
I contratti inesistenti o quelli cosiddetti “fantasia” sono una piaga particolarmente diffusa quando a essere coinvolti sono gli studenti universitari. E a ribellarsi sono in pochi, benché gli stratagemmi per locare senza regole siano spesso rozzi. Pertanto se l’inquilino si rivolge al giudice, ha la quasi assoluta certezza di vedersi dare ragione e di farsi applicare le condizioni previste dai contratti a canone concordato (affitti più bassi) e rimborsare quanto pagato in più, interessi compresi. E infine, il conformarsi ai contratti in regola consente di accedere agli appositi contributi per l’affitto con scopo universitario.
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