L’autunno in arrivo vede un’agenda fitta di scadenze fiscali che purtroppo ci accompagneranno fino alla fine dell’anno. Siccome le differenti delibere comunali rendono intricati pagamenti e scadenze, per l’economia familiare potrebbe essere utile un breve riassunto degli appuntamenti con le tasse sulla casa.
Per quanto riguarda la Tasi, tassa sui Servizi Indivisibili istituita dalla Legge di stabilità 2014 relativa ad attività quali manutenzione stradale e illuminazione pubblica, i Comuni avevano la possibilità di approvare la delibera per stabilire l’aliquota fino al 10 settembre e i cittadini di quelli che non hanno rispettato questo termine, saranno obbligati a versare l’imposta con l’aliquota all’1 per mille in un’unica soluzione entro il 16 dicembre. Nei Comuni che hanno effettuato la delibera in tempo invece la Tasi si pagherà il 16 ottobre. A pagare saranno i possessori di prime abitazioni o di altri immobili su cui generalmente non si paga l’Imu, mentre non si paga sui terreni agricoli. Sono previste agevolazioni sulla prima casa solamente se il Comune ha fissato un’aliquota superiore al 2,5 per mille, l’aliquota massima è al 3,3 per mille, altrimenti l’aliquota può essere applicata senza sconti. Tra il 10% e il 30% della Tasi è a carico dell’inquilino. Tra tutte le imposte sulla casa previste per quest’anno la Tasi è sicuramente quella che ha maggior peso per le tasche dei cittadini.
Un altro appuntamento con il fisco riguarda la Tari, la tassa sui rifiuti che va a sostituire la Tares. I Comuni invieranno direttamente a casa il modello F24 precompilato e decideranno, in seguito all’approvazione della delibera con scadenza del 30 settembre, quando e quanto si deve pagare. Sicuramente la quota verrà divisa in due rate semestrali da pagare entro la fine del 2014. Il calcolo della Tari viene effettuato a partire da una quota fissa a cui si aggiunge una variabile, in base alla metratura dei locali e al numero di persone che ci vivono. Il pagamento dell’imposta è diretto ad ogni possessore o locatario di un immobile o di aree scoperte che producono rifiuti.
Per quanto riguarda l’Imu, si pagherà sulle seconde case o su ogni altra tipologia di immobile diverso dalla prima abitazione. L’Imu sulla prima casa rimane solamente per immobili di lusso appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. L’aliquota non potrà superare l’11,4 per mille e il saldo è stato fissato il 16 dicembre, con le aliquote dell’anno passato, salvo delibere comunali.