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Tasse sugli immobili

GUIDA AL PAGAMENTO PRIMA RATA IMU 2013

La scadenza per il pagamento della prima rata Imu 2013 è fissata per lunedì 17 giugno, ecco un vademecum dettagliato riguardo a pagamento, aliquote, scadenze e codici tributo.

Il Governo Letta ha sospeso il pagamento della rata Imu di giugno, ma non per tutti. Per gli immobili che non hanno goduto della sospensione, la prima rata dell’Imposta Municipale Propria andrà versata entro lunedì 17 giugno. Il pagamento dell’imposta sugli immobili spetta ai proprietari, ai titolari di un diritto reale di godimento in riferimento a usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie, ai concessionari di aree demaniali e dai locatari in caso di leasing.

Se per le aliquote e le eventuali detrazione è possibile fare riferimento a quelle in vigore nel 2012 previste dai regolamenti Imu deliberati dai singoli Comuni, per gli altri elementi da considerare nel calcolo del tributo si deve considerare l’assetto catastale o proprietario dell’anno corrente. Se non ci sono stati cambiamenti rispetto al 2012, il modo più semplice per pagare l’acconto di giugno è calcolare il 50% del totale versato nell’anno precedente.

Per i Comuni che hanno apportato modifiche alle aliquote prima del 16 maggio 2013, per la rata di giugno rimane a discrezione del contribuente l’applicazione delle vecchie aliquote del 2012, oppure delle nuove. Nel primo caso nel saldo di dicembre verrà compensata la differenza.

Il Dipartimento delle Finanze è intervenuto anche sull’Imu per immobili di enti non commerciali. Per le organizzazioni senza scopo di lucro in possesso di fabbricati ad utilizzazione mista, commerciale e non, è possibile calcolare la prima rata Imu 2013 sulla base dei criteri in vigore nell’anno precedente. In concomitanza dell’acconto Imu 2014 verrà poi effettuato il conguaglio dell’Imu 2013.

Per determinare l’imponibile si fa riferimento alla rendita catastale oppure al reddito dominicale se si tratta di terreni agricoli, oppure al valore venale di commercio nel caso di aree fabbricabili. La rendita catastale va rivalutata del 5% mentre il reddito dominicale del 25%. Quindi si vanno a moltiplicare i valori ottenuti per i coefficienti moltiplicatori delle categorie catastali di riferimento: 160 per gli immobili di categoria A (tranne per A/10: uffici e studi privati), C/2,C/6,C/7; 140 per quelli classificati nel gruppo catastale B, C/3, C/4, C/5; 80 per le categorie D/5, A/10; 65 per la categoria D (tranne D/5: istituti di credito, cambio e assicurazione con scopo di lucro); 55 per i fabbricati di categoria C/1; 110 per i terreni agricoli condotti direttamente; 135 per tutti gli altri terreni agricoli. Per conoscere il valore dell’acconto Imu di giugno l’importo ottenuto va diviso per due.

In caso di separazione, la sospensione dell’acconto Imu vale per entrambi i coniugi, sia quello a cui viene assegnato il titolo di diritto di abitazione, sia per l’altro coniuge non assegnatario, ma che comunque risulta proprietario dell’immobile adibito a prima abitazione.

Il pagamento potrà essere effettuato presso gli uffici bancari e postali, e attraverso i servizi di home banking. Il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale devono essere compilati inserendo correttamente i codici tributo di riferimento: 3912 prima casa di lusso, 3918 immobili non di categoria D; 3916 aree fabbricabili; 3915 immobili ad uso produttivo con aliquota ordinaria; 3030 per immobili ad uso produttivo con aliquota maggiorata dal Comune; 395E se si sceglie il modello F24 EP con aliquota standard; oppure 360E per il modello F24 EP con quota calcolata con addizionale.

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