Secondo i calcoli del Ministero dell’Economia, l’allarme IMU non ha creato grossi danni ai proprietari della prima casa. Ogni contribuente ha pagato in media 225 €, e un quarto delle prime abitazioni sono risultate completamente esenti da questa nuova imposta.
Se l’italiano medio, proprietario dell’immobile in cui vive, è stato colpito in modo leggero dall’IMU, la vera mazzata ha colpito le seconde case e i fabbricati produttivi con una media di 663 €, che ha permesso al tesoro di incassare 23,7 miliardi di euro.
Per l’IMU prima casa sono stati raccolti circa 4 miliardi di euro, ma se non consideriamo gli aumenti imposti dai comuni sulle aliquote, troviamo un netto di circa 3,4 miliardi. Se analizziamo il gettito di circa 3,3 miliardi di euro dell’ultimo anno in cui i contribuenti hanno dovuto pagare l’ICI, possiamo facilmente notare che la nuova imposta non è stata poi così spietata.
Quindi la tassa che, secondo alcuni, minacciava di distruggere l’edilizia, il mercato delle compravendite immobiliari e molti posti di lavoro, in realtà si è rivelata per le prime abitazioni poco più cara dell’ICI. Inoltre l’IMU è stata davvero progressiva e la maggior parte degli italiani ha pagato meno di 300 €.
Visto che in generale si può affermare che la distribuzione dell’imposta è stata equa, in quanto i redditi maggiori hanno subito il prelievo più alto, mettere al centro della campagna elettorale l’IMUpotrebbe fornire agli italiani un capro espiatorio, trascurando altri fattori determinanti per la situazione economica del nostro paese.
Per quanto riguarda i terreni, l’IMU è stata versata da circa 3 milioni di contribuenti e ha riscosso 628 milioni di euro, con un valore medio di versamento di 209 €. Dalle aree fabbricabili il gettito è stato di quasi 1 miliardo di euro, i contribuenti sono stati circa 1,5 milioni con un importo medio pari a 680 €. Per i fabbricati rurali e strumentali, sono stati versati circa 64 milioni di euro da parte di poco meno di 300.000 contribuenti con un versamento medio di circa 217 €.
Purtroppo il vero problema da risolvere con la massima urgenza è quello che colpisce le attività produttive, con la forte penalizzazione di capannoni, laboratori e fabbricati. Dalle imprese sono stati raccolti 6,3 miliardi di euro, con un importo medio di 9.313 €. 15.3 milioni di persone fisiche hanno versato l’IMU su altri fabbricati, con un importo medio per contribuente di 736 €, mentre le imprese, le società capitali, e gli enti commerciali e non che hanno pagato la tassa sono poco più di 700.000 con un versamento medio di 9.313 €. Questa stangata è stata disastrosa per le categorie economiche che già vivevano un periodo di crisi. Paragonando la situazione odierna a quando si pagava l’ICI, le imprese hanno subito un aggravio medio pari al 154%.
Per risollevare la situazione economica del nostro paese è necessario che il nuovo Governo intervenga con la massima urgenza per dare respiro alle imprese che non possono più attendere.