Nei molti Comuni che non hanno fatto in tempo ad effettuare la delibera per stabilire le aliquote di Imu e Tasi per il 2015, in occasione della prima rata prevista per il 16 giugno resteranno valide le aliquote 2014.
Per quanto riguarda le principali città dell’Emilia Romagna, andiamo ad analizzare la situazione partendo dal capoluogo. Il Comune di Bologna, che ha già effettuato la delibera, ha mantenuto un’aliquota Tasi del 3,3 per mille sulle prime abitazioni non di lusso e sui fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita. Anche per i fabbricati rurali ad uso strumentale, l’aliquota rimane fissata all’1 per mille. Per gli immobili soggetti a Imu, l’Imposta sui Servizi Invisibili non è dovuta e in particolare, l’aliquota Imu per le prime abitazioni di lusso è fissata al 6 per mille.
A Modena, diversamente dall’anno scorso, per il 2015 viene applicata, per esigenze di bilancio, la Tasi in generale sugli immobili siti nel territorio comunale, per i quali il proprietario o titolare del diritto reale di godimento dovrà versare sia Imu che Tasi.
Nel caso di immobili dati in affitto, la Tasi è dovuta nella misura del 90% dal proprietario o titolare del diritto reale di godimento e del 10% dall’occupante. Il pagamento non va effettuato per importo uguale o inferiore a 12 euro. Il versamento della tassa sui servizi indivisibili nella quota del 10% rientra nel suddetto limite minimo di versamento e quindi non deve essere effettuato se la rendita catastale dell’unità immobiliare e relative pertinenze, senza rivalutazione, è pari o inferiore ad 929 euro in caso di aliquota Tasi dello 0,8 per mille; oppure pari o inferiore a 1.487 euro in caso di aliquota Tasi dello 0,5 per mille. La Tasi è azzerata e quindi non dovuta per le abitazioni principali di lusso, per i fabbricati utilizzati direttamente dal proprietario o titolare del diritto reale di godimento per attività d’impresa anche lavoro autonomo e per gli alloggi concessi in locazione nell’ambito del Servizio Agenzia Casa.
Per le prime abitazioni non di lusso l’aliquota Tasi è stata alzata al 3,3 per mille, con detrazioni previste in base alla rendita catastale dell’unità abitativa e per figli a carico. Per i fabbricati beni merce destinati alla vendita dall’impresa costruttrice, invece, l’aliquota Tasi è stata abbassata al 2,5 per mille. Per le prime case appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 l’aliquota Imu è stata fissata al 6 per mille.
Il Comune di Reggio Emilia ha mantenuto anche per il 2015 un’aliquota Tasi del 3,3 per mille per le prime abitazioni non di lusso; è stata ridotta all’1 per mille, invece, per i fabbricati rurali ad uso strumentale e per gli alloggi sociali; mentre per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa di costruzione alla vendita è stata abbassata al 2,5 per mille. Anche in questo caso sono previste detrazioni in base alla rendita catastale dell’unità immobiliare e per i figli a carico.
Il Comune di Parma non ha ancora fissato le aliquote, quindi per il pagamento della prima rata delle imposte sulla casa restano valide quelle del 2014. Per la Tasi abbiamo, quindi, un’aliquota del 3,3 per mille per prime case non appartenenti alle categorie catastali degli immobili di lusso; per le nuove costruzioni destinate alla vendita dall’impresa costruttrice vale l’aliquota del 2,5 per mille, mentre per i fabbricati rurali ad utilizzo strumentale vale l’aliquota dell’1 per mille. Per quanto riguarda l’Imu, prevista per le abitazioni principali di lusso, l’aliquota è dello 0,8 per mille. Sono previste detrazioni in base alla rendita catastale delle unità abitative e per figli a carico.
Anche il Comune di Piacenza non ha ancora effettuato la delibera quindi per la prima rata delle imposte sugli immobili l’importo da versare va calcolato in base alle aliquote 2014 che per gli immobili adibiti a prima abitazione non di lusso è fissata al 3,3 per mille. Anche in questo caso verranno applicate detrazioni in base a figli a carico e rendita catastale dell’unità abitativa.
Il Comune di Ravenna, a causa dell’alluvione di febbraio che ha provocato la dichiarazione di stato di emergenza, ha approvato nei giorni scorsi il differimento dei termini di pagamento di Imu e Tasi al 16 dicembre, e della Tari le cui rate scadenti il 31 luglio e 30 settembre vengono posticipate al 30 dicembre. Questo differimento riguarda gli immobili ubicati nelle località di Lido di Classe, Lido di Savio, Lido di Dante, Lido Adriano, Punta Marina, Marina di Ravenna, Porto Corsini, Marina Romea, Casalborsetti. Per gli immobili ubicati nella restante parte del territorio comunale, tali misure di differimento nel pagamento dei tributi comunali verranno applicate esclusivamente a favore dei contribuenti che presenteranno al Comune, entro il 6 giugno prossimo, la segnalazione dei danni subiti.
Il Comune di Rimini ha deliberato le aliquote 2015, confermando sostanzialmente quelle in vigore l’anno scorso. L’aliquota Tasi per le prime abitazioni non di lusso è fissata al 3,3 per mille, mentre per i fabbricati rurali ad uso strumentale e per i fabbricati costruiti e destinati alla vendita dall’impresa costruttrice sarà pari a 0. Confermate anche le detrazioni in base alla rendita catastale e per figli a carico già previste per il 2014.
Anche il Comune di Forlì ha effettuato la delibera, mantenendo le aliquote del 2014 che per la Tasi è fissata al 2,5 per mille per le prime abitazioni non di lusso e all’1 per mille per i fabbricati rurali ad uso strumentale, mentre per i fabbricati costruiti e destinati alla vendita dall’impresa di costruzione l’imposta sui servizi indivisibili non è dovuta. L’Imu è dovuta per le abitazioni principali di lusso in base all’aliquota del 3 per mille, mentre per tutti gli altri fabbricati, per le aree fabbricabili e per i terreni agricoli in base all’aliquota pari al 10,6 per mille.
Il Comune di Cesena ha fissato l’aliquota Tasi per le prime abitazioni non di lusso e per fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita al 3,3 per mille. Per le prime abitazioni appartenenti alle categorie catastali A1, A/8 e A/9 è stata fissata un’aliquota Imu agevolata allo 0,6%.
Il Comune di Ferrara non ha ancora effettuato la delibera per stabilire le aliquote 2015, quindi l’acconto verrà versato in base alle aliquote Tasi dell’anno scorso, del 3,3 per mille sulle prime abitazioni non appartenenti alla categoria catastale degli immobili di lusso, un’aliquota dello 1 per mille per i fabbricati rurali ad uso strumentale e dello 2,5 per mille sui fabbricati costruiti e destinati alla vendita da parte dell’impresa di costruzione. Sono previste detrazioni solamente per la prima casa sulla base della rendita catastale e per figli a carico. A Ferrara però spunta l’ipotesi di un aumento dell’addizionale Irpef, che l’Amministrazione potrebbe mettere in campo al fine di prevenire e compensare eventuali perdite che il Comune potrebbe subire con l’introduzione della Local Tax.
Uscendo appena dall’Emilia Romagna, concludiamo la panoramica sulle aliquote con il Comune di Cremona, che fa parte del nostro circuito di portali immobiliari, e che non ha ancora effettuato le delibere per il 2015. Quindi, per il pagamento della prima rata del 16 giugno si dovrà versare il 50% dell’importo totale versato nel 2014.
Per tutti i Comuni che non hanno deliberato le nuove aliquote Tasi e Imu non resta che attendere eventuali novità per il saldo delle imposte sulla casa previsto al 16 dicembre.