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Tasse sugli immobili

IMU: IL GOVERNO CERCA LA SOLUZIONE PER AIUTARE GLI ITALIANI E FAR QUADRARE IL BILANCIO

Diverse le ipotesi del nuovo Governo per alleggerire il peso delle tasse senza mettere in crisi il bilancio: tra cancellare l’Imu o semplicemente alleggerirla spunta Ics, l’imposta casa e servizi.

La decisione del nuovo Governo di sospendere la rata di giugno dell’Imu consentirà di mettere in campo delle riforme in grado di aiutare il settore edile in forte crisi. Purtroppo al momento non ci è dato sapere il destino dell’Imu, e quindi se a Dicembre ci troveremo a pagare l’intero importo dell’imposta oppure no. L’Imu ha permesso di reperire in modo rapido le risorse necessarie al nostro Paese in un momento critico, ma le conseguenze sono state negative sia per tutto il settore edile sia per le tasche degli italiani che dovrebbero sostenere i consumi.

Si sta lavorando per arrivare all’eliminazione totale dell’Imu, anche se ciò potrebbe sembrare improbabile visto che servirebbero 4 miliardi per far quadrare il bilancio. I dettagli restano da discutere, ma il tema centrale nel programma del Governo Letta è la casa e il lavoro giovanile. Abbiamo assistito ad un crollo dell’edilizia che ha penalizzato fortemente l’economia italiana. Quindi oltre alla questione Imu, il Governo prevede la realizzazione di un programma di affitti agevolati per le giovani coppie e di iniziative per rilanciare il tema delle ristrutturazioni edilizie, incentivate fiscalmente, sostenibili ed ecocompatibili.

Tra l’eliminazione o la riduzione dell’Imu compare anche una nuova imposta, si tratterebbe di una tassa comunale che andrebbe a sostituire l’imposta sugli immobili e la nuova Tares per i rifiuti. Questa nuova imposta potrebbe chiamarsi Ics, Imposta Casa e Servizi, e sarebbe destinata totalmente ai comuni. L’Ics permetterebbe di alleggerire l’imposta di registro che si paga sul trasferimento degli immobili, per poi arrivare ad una sua totale abolizione. L’unica difficoltà legata a quest’imposta riguarda il fatto che l’Imu viene pagata dai proprietari dell’immobile mentre la tassa sui rifiuti da chi occupa la casa, e queste due figure non sempre combaciano. La nuova imposta dovrebbe basarsi su una diversa base imponibile e collegarsi alla riforma del catasto per evitare le sperequazioni dell’Imu. Naturalmente le aliquote potrebbero essere leggermente modificate dai Comuni, e potrebbero essere introdotte detrazioni per i figli a carico o esenzioni per i proprietari con basso reddito.

Per quanto riguarda il lavoro giovanile, troviamo diverse ipotesi sul tavolo di lavoro: anticipare il piano Youth Garantie, il meccanismo per cui il giovane alla fine degli studi ha diritto ad un’esperienza di lavoro con incentivi fiscali; oppure la Staffetta Generazionale che prevede un’uscita graduale di chi va in pensione per permettere l’entrata anticipata dei nuovi lavoratori; la soluzione migliore però sembrerebbe quella di abbassare le tasse sui giovani lavoratori. Il Presidente del Consiglio ha comunque garantito, pena le sue dimissioni, che non ci saranno tagli a scuola, ricerca e cultura.

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