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Tasse sugli immobili

IMU in tre rate?

Cambiano ancora le regole per il pagamento della tassa. Possibile la scelta di pagare in tre rate. Ancora incertezza invece su range e detrazioni.

Nuovo capitolo sull’applicazione dell’IMU. Cambiano le modalità di pagamento: ora si parla di tre rate. La prima scadenza rimane quella di metà giugno, ma con un emendamento che verrà presentato lunedì 16 aprile in Commissione Finanze della Camera cambia la tempistica di saldo della tassa. Pare che vi saranno altre due scadenze, una a fine settembre e quella conclusiva sempre a metà dicembre.

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Chiaro l’intento del Governo, diluire l’importo da pagare per gravare meno sui bilanci già risicati delle famiglie italiane. Approva la scelta il segretario del PDL, Angelino Alfano, mentre il PD prende tempo per vedere effettivamente cosa verrà presentato in commissione.

Pesanti critiche arrivano invece dal Presidente dell’ANCI, Graziano Del Rio. “diluire il pagamento in tre rate per tutte le casistiche previste dall’IMU e cioè, prima casa, seconda casa e così via, avrebbe effetti devastanti sulla liquidità dei comuni. Già percepiamo la metà dell’aliquota applicata se poi si posticipa anche il flusso in entrata, molti comuni italiani si troveranno in grave disagio economico. Il vero problema è ridare tutto o gran parte dell’introito dell’IMU alle Amministrazioni Locali cambiando anche le regole del Patto di Stabilità. Siamo veramente in difficoltà, che il Governo ci aiuti”.

Quanto pagheremo?
Molta incertezza rimane su quanto dovremo complessivamente corrispondere.
La prima scadenza di giugno sarà calcolata applicando le aliquote base e le detrazioni fissate dal decreto Salva Italia: vediamo i vari casi.
Per la prima casa l’aliquota base è dello 0,4%. Si parte dalla rendita catastale (maggiorata del 5%) che viene moltiplicata per un coefficiente (nel caso di abitazioni è 160). Al valore ottenuto si applica l’aliquota. Come dicevamo sono previste detrazioni: 200 Euro fissi + 50 Euro per ogni figlio a carico che non abbia compiuto il 26° anno di età.
Per seconde e terze case non sono previste detrazioni e le aliquote variano tra lo 0,76% (nel caso vi sia un contratto d’affitto a canone concordato) e l’1,06% nel caso che l’immobile sia rimasto nella piena disponibilità dei proprietari negli ultimi 24 mesi.

Non si sa bene cosa accadrà a settembre e dicembre.
Il Governo si è riservato la possibilità di rivedere i margini di manovra sui range che i comuni potranno applicare dopo che avrà certezza sul gettito in entrata a fine giugno.
Possibile quindi che a settembre e dicembre si verifichino delle “brutte sorprese”.

Come pagheremo?
Anche qui di sicuro non v’è nulla. Si fa sempre più insistente la possibilità di pagare il tributo attraverso il modello F24. L’Agenzia delle Entrate ha infatti varato un provvedimento in cui ha aggiornato i modelli sostituendo la dicitura ICI con IMU ed attribuendo i codici necessari al versamento dell’imposta.

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