Grazie ad un emendamento proposto dai relatori Antonio Azzollini e Mario Baldassarri all’interno della commissione Bilancio e Finanze del Senato si fa finalmente chiarezza sul polverone sollevato dai CAF tributari che avevano messo in dubbio la possibilità di poter calcolare a dovere l’acconto IMU.
L’emendamento recita così «per l’anno 2012 il pagamento della prima rata dell’imposta municipale propria é effettuato, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in misura pari al 50% dell’importo ottenuto applicando le aliquote di base e le detrazioni previste».
Ciò significa che entro il 30 di giugno dovremo versare il primo acconto IMU sulla base delle aliquote standard fissate dal Governo. Già nell’acconto si usufruirà della detrazione fissa di 200 Euro (se Prima Casa) e della quota di 50 per ogni figlio a carico.
Il Governo e i Comuni avranno così più tempo a disposizione per fissare le aliquote definitive di base e le addizionali. Dovrà essere comunque garantito il gettito previsto di 21,4 miliardi di Euro. Pare quindi che si voglia prendere tempo per verificare il reale introito derivante da questo primo acconto per poi calibrare meglio il gettitto complessivo derivante dal secondo versamento IMU che, ricordiamo, sarà entro il 15 dicembre.
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